La gestione della sanità al centro delle cronache nazionali dopo l’intervento del presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio al programma di La7 “L’aria che tira”. Il dg della Asl di Chieti, oggetto di critiche, presenta denuncia; Marsilio lo aveva invitato a desistere
Marsilio arriva negli studi televisivi pronto a rintuzzare le polemiche sulla carenza di farmaci costosi negli ospedali, sugli acquisti faidate demandati agli stessi pazienti, sulla penuria, persino, delle batterie che fanno funzionare i dispositivi elettromedicali. Il presidente non ci sta e smentisce, con veemenza, dallo schermo televisivo nazionale: “un fatto mai avvenuto e che mai avverrà”. E in relazione ad uno dei casi citati nel programma condotto da David Parenzo parla di “disservizio momentaneo” e di “verifiche future”.
Non bastassero le critiche, fisiologiche, dell’opposizione, ora il presidente della Giunta regionale dell’Abruzzo deve vedersela pure con altri attriti, nonostante i recenti incontri-test con i manager delle 4 Asl Abruzzesi, gli accordi reciproci per inseguire il sogno della riduzione delle liste d’attesa, e infine, come se nulla fosse mai accaduto, la riconferma della fiducia agli stessi nel ruolo di direttori generali.
Tornando a La7, i casi portati in trasmissione proseguono incalzanti, anche con interviste a testimoni, debitamente oscurati, dei presunti disservizi. In particolare viene tirata in ballo la Asl Lanciano Vasto Chieti. L’eco de “L”Aria che tira” è arrivata forte e chiara anche sulla scrivania del direttore generale Thomas Schael, il quale, indignato, ieri pomeriggio ha annunciato che presenterà denuncia alla Procura nei confronti della dipendente della Asl non identificata che ha rilasciato dichiarazioni definite “ingannevoli”, in particolare riguardo a “la direzione strategica (e/o la Regione) costringe gli operatori sanitari a usare i farmaci meno efficaci” anziché gli antibiotici.
Schael replica sciorinando evidenze scientifiche internazionali e raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sull’uso improprio degli antibiotici e sulla resistenza agli stessi come una delle principali minacce dell’umanità. Poi conferma la decisione di volere denunciare, una scelta che invece oggi è stata criticata dallo stesso Marsilio:
“Avvisato ieri sera dal direttore generale dell’Asl di Chieti, Thomas Schael, delle sue intenzioni e di denunciare alla Procura della Repubblica il medico che aveva lanciato accuse sulla gestione dei farmaci nella sua Asl ,avevo sconsigliato di procedere in tal senso. Gli avevo fatto anche presente che questa azione avrebbe scatenato la reazione di stampa e giornalisti, come è regolarmente avvenuto. Il direttore generale, nella sua autonomia,ha ritenuto lesa la sua onorabilità professionale e ha quindi deciso di agire di sua iniziativa. Il direttore non è d’altronde tenuto ad obbedire ad ordini rispetto alla sua sfera professionale autonoma che provengono dalla politica, ed è giusto che sia così. Voglio però chiarire che io non avrei fatto questa scelta mentre siamo concentrati a rispondere nel merito alle singole questioni che sono state sollevate. Suggerisco al direttore generale di accettare l’invito arrivato da Davide Parenzo di andare in trasmissione a spiegare questi casi, magari raccomandando a Parenzo di far trovare in studio anche le persone interessate, per dar vita a un contraddittorio efficace”.