“È in gioco la sicurezza dei Laboratori”: così la deputata aquilana del Pd Stefania Pezzopane in merito al mancato rinnovo del contratto a 15 addetti alla sicurezza dei Laboratori del Gran Sasso.
“Chi si occuperà, da stanotte, della sicurezza dei Laboratori di fisica nucleare del Gran Sasso?”. A domandarselo la deputata aquilana del Pd Pezzopane. “La domanda è legittima, perché a mezzanotte di ieri è scaduto l’appalto per il servizio di controllo, delle situazioni emergenziali, del servizio antincendio e del servizio di controllo continuativo degli impianti tecnologici. Agli addetti, i quali lavorano in regime di appalto da oltre 23 anni, prestando servizio in uno dei luoghi più inaccessibili, delicati e sorvegliati del mondo, sottostando alle stringenti previsioni della Direttiva ‘Seveso III’ sul controllo del pericolo degli incidenti rilevanti connessi con sostanze pericolose, sono state proposte delle condizioni retributive e contrattuali assolutamente inaccettabili. Condizioni in violazione della clausola di salvaguardia occupazionale, in violazione del codice degli appalti e in violazione del capitolato d’appalto”. Lo dichiara in una nota la deputata abruzzese del Pd Stefania Pezzopana, della presidenza del Gruppo.
La deputata aquilana prosegue sulla base di quanto, dice, le hanno riferito: “Mi raccontano di proposte relative a livelli di retribuzione al di fuori del montante contributivo e fiscale. Lavoratori con una indiscussa professionalità ed esperienza acquisita in anni di duro lavoro nel sottosuolo, a cui vengono proposte retribuzioni bassissime e condizioni capestro, con l’aggravante di essere un appalto di un committente pubblico, l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. Dalla mezzanotte di ieri, 15 lavoratori rischiano di essere 15 nuovi disoccupati, nonostante l’egregio servizio che hanno prestato per oltre 20 anni”.
“Ma come si può sopportare – conclude Pezzopane – che la ditta subentrante applichi la clausola sociale in maniera così distorta ai danni dei lavoratori? Ma ci rendiamo conto di cosa parliamo? Laddove esiste un polo di ricerca di eccellenza mondiale, con laboratori dove la sicurezza è fondamentale, c’è chi si esercita nell’opera di strozzinaggio sui lavoratori. Questo è un fatto estremamente grave, di una gravità inaudita. Non esiterò un solo istante a portare la questione sul tavolo della Prefettura dell’Aquila e del ministero del Lavoro. Esprimo tutta la mia solidarietà ai lavoratori. Ho parlato con loro, e ho assicurato il mio impegno su questa battaglia per la dignità salariale e per la sicurezza”.