L’Abruzzo omaggia i “Giusti tra le nazioni”: Pancrazio De Lauretis, podestà dell’epoca e Mario De Nardis, funzionario di Polizia della Questura.
Questo avviene in un momento in cui la pace nel mondo è ancora utopia e lo dimostra ciò che sta accadendo in Ucraina. Per questo la scelta di omaggiare due personaggi assume un significato ancora più alto. La cerimonia è stata promossa dallo Yad Vashem, l’ente nazionale per la memoria della Shoa che ha il compito di documentare e tramandare la storia del popolo ebraico durante la Shoa. Voluta dal Comune dell’Aquila la cerimonia si è tenuta all’Auditorium del Parco in collaborazione con l’ambasciata di Israele. Un riconoscimento a due patrioti che rischiarono la vita per salvare gli ebrei dalla ferocia nazifascista. Durante la guerra De Nardis aiutò la famiglia Fleischmann che viveva a Navelli a sottrarsi dalle persecuzioni naziste e ai rastrellamenti che li avrebbero condannati alla deportazione e alla morte. Pancrazio De Lauretis, allora Podestà del paese, con spirito umanitario ed estremo coraggio (perché se fosse stato scoperto non si sarebbe salvato dalla vendetta del regime nazifascista) contribuì a proteggere i Fleischmann rischiando personalmente quando, un giorno, accompagnò in ospedale un membro della famiglia ebrea il quale, malato, non poteva fuggire da Navelli durante una perquisizione.
Un tema attuale in giorni drammatici come questi per ribadire che la pace, il rispetto dei diritti, delle differenze, della libertà individuale e della solidarietà sono la più preziosa conquista dell’umanità. Era presente l’ambasciatore di Israele Dror Eydar che torna all’Aquila dopo un po’ di tempo e che ha parlato del messaggio di speranza lanciato oggi dall’Aquila che vuole avere un eco forte in un momento in cui secondo lui l’Europa e i paesi occidentali devono impegnarsi per promuovere la pace. Molti ebrei ha detto sono oggi in Ucraina. All’Auditorium anche i familiari delle famiglie salvate durante la guerra e dei salvatori, presente la presidente della comunità ebraica di Roma Ruth Dureghello. Per l’assessore del Comune Fabrizia Aquilio questo riconoscimento è molto importante perché in questo momento è essenziale rinnovare un messaggio di fiducia e speranza affinché cessi lo spargimento di sangue in atto.