L’impietosa fotografia del PD sull’Abruzzo a sei mesi dalla rielezione di Marco Marsilio alla guida della Regione. Totale emergenza in ogni settore, dalla sanità, ai trasporti, all’agricoltura e sull’Autonomia Differenziata preoccupa il silenzio della maggioranza.
Prospettive tutt’altro che rosee per l’Abruzzo in un contesto di crisi generale in ogni settore e in vista dell’Autonomia Differenziata, tanto cara al Governo Meloni, sponda Salvini, ma che, secondo studi di illustri specialisti, farà perdere alla nostra regione qualcosa come 4 miliardi di euro. I vertici del Pd Abruzzo, e i suoi rappresentanti in Consiglio Regionale, evidenziano un quadro generale drammatico a sei mesi dalla rielezione di Marco Marsilio, spiegando e motivando, punto per punto, tutto ciò che non va. All’orizzonte, intanto, il varo dell’Autonomia Differenziata sulla quale la maggioranza di centro destra, a partire da Marsilio, ancora si esprime ufficialmente, forse per non intaccare la suscettibilità dei colleghi romani, mentre, nonostante sia stato ampiamente superato il numero di firme per il referendum, continua la raccolta, anche in Abruzzo:
“Sei mesi di disastro totale – spiega Daniele Marinelli segretario regionale del Pd – Dalla possibilità concreta di servizio gratuito per gli abruzzesi per il Trasporto Pubblico Locale, come avevamo annunciato in campagna elettorale, si è passati all’aumento indiscriminato delle tariffe senza alcun progetto di potenziamento reale del sistema; il comparto agricoltura in totale abbandono, con fondi alle aziende promessi e mai arrivati, nessuna politica per far fronte alla siccità, alla piaga della peronospera per i nostri vigneti ed il progetto per il sistema irriguo del Fucino di colpo scomparso dall’agenda regionale. Sul fatto – prosegue Marinelli – che gli abruzzesi questa estate abbiano dovuto fare i conti con i rubinetti a secco, per Marsilio e soci in Abruzzo non c’è alcuna emergenza idrica, salvo poi farsi passare sotto il naso dall’Ersi l’autorizzazione per la captazione dal Tirino dell’acqua alla Puglia. Fortunatamente gli abruzzesi si stanno accorgendo dell’inadeguatezza di questo governo regionale e daremo loro ancora più voce con una durissima opposizione in Consiglio regionale, rimarcando tutte le magagne di Marsilio e della sua squadra.”
“Sulla sanità stiamo tornando all’epoca di Abruzzo regione canaglia – evidenzia il capogruppo del Pd in Consiglio Regionale Silvio Paolucci – con un debito che cresce a dismisura ed ha già superato i 200 milioni di euro, con ben 21 mila tagli alle prestazioni sanitarie e le misure che si stanno prendendo per tamponare la situazione: nelle ultime ore la notizia del siluramento del Direttore del Dipartimento Sanità D’Amario, mentre si sta pensando all’istituzione di una struttura di controllo e monitoraggio, praticamente una sorta di autocommissariamento, prima che giungano strali da Roma.”