Peculato, condannato ex delegato Aci di Lanciano. Il danno arrecato alla Regione Abruzzo nell’accusa all’ex titolare della delegazione Aci, condannato dal tribunale collegiale a due anni di reclusione, pena sospesa.
Per Domenico Genovese, 67 anni, di Civita D’Antino (L’Aquila), noto calciatore del Lanciano, il pm Francesco Menditto aveva chiesto 4 anni, mentre il difensore Michele Di Toro aveva invocato l’assoluzione o, in subordine, l’accesso al patteggiamento. Accettata quest’ultima richiesta, i giudici hanno emesso la sentenza di condanna. Il presunto peculato concerne la mancata corresponsione alla Regione di bolli di circolazione per 203.000 euro, tasse pagate dai cittadini nella sede della delegazione Aci di Lanciano. La vicenda risale al 2013. Dagli atti processuali sarebbe emerso che l’allora direttore Genovese non pagò quanto dovuto a causa dell’improvvisa chiusura di un conto corrente bancario, tuttavia dopo alcune settimane cominciò a corrispondere il denaro. In poche settimane, nella casse regionali sono tornati 70.000 euro, in due fasi. Per poter garantire il completamento del pagamento, l’imputato ha chiesto una dilazione alla Regione è si è reso disponibile anche a vendere la propria abitazione e a sottoscrivere una fidejussione assicurativa. La Regione ha rifiutato, intimandogli di pagare i 130.000 euro residui in un’unica soluzione. L’avvocato Di Toro ha già annunciato il ricorso in Appello.