Un’altra aggressione ai danni della Polizia penitenziaria, questa volta a Lanciano: due gli agenti colpiti, uno in pieno volto con un pugno. La denuncia della UILPA Polizia Penitenziaria Abruzzo
Questa mattina durante le normali attività dell’istituto un detenuto ha aggredito due agenti di Polizia Penitenziaria. Ad avere la peggio un assistente capo colpito in pieno volto da un pugno, tanto che lo stesso ha dovuto ricorrere alle cure del vicino pronto soccorso riportando un prognosi di 5gg.
“Purtroppo – commenta il Segretario Generale Regionale Ruggero Di Giovanni – durante i festivi le attività dell’istituto sono pressoché identiche a quelle degli altri giorni, tranne per il personale che, se normalmente è carente, nei festivi è ridotto ai minimi termini. L’altro agente se la caverà con un paio di occhiali rotti che, sicuramente, sarà costretto a ripagare di tasca propria. Da troppo tempo lamentiamo carenza di personale ed un’organizzazione del lavoro non in linea con ne con le esigenze di sicurezza dei lavoratori ne con il corretto funzionamento del Carcere di Lanciano; è arrivato il momento di decidere sul futuro dell’istituto”
“Eravamo convinti che gli addetti ai lavori, parliamo di dirigenti dell’amministrazione penitenziaria a vari livelli, avessero ben presenti le criticità relative alle cd sezioni quarantena, come quella dove è avvenuta l’aggressione, evidentemente non è così. L’episodio di stamattina – prosegue Di Giovanni – è senz’altro da imputare al fatto che il detenuto, proveniente da fuori regione ed assegnato a Lanciano per la prescritta quarantena si è ritrovato a subire un isolamento pressoché totale in una sezione di isolati, che non permette la consueta gestione degli arrestati, se a questo aggiungiamo gli evidenti segni di squilibrio mentale che lo stesso aveva dato prima e durante l’arresto il quadro appare abbastanza chiaro, almeno a noi che in carcere ci lavoriamo. Dovrebbe far riflettere il dato di fatto che all’apertura del reparto di quarantena presso il Carcere di Lanciano il Provveditore Regionale, Dott. Carmelo Cantone, aveva garantito la chiusura di una sezione, visto che il nuovo reparto avrebbe visto l’impiego di più unità di quelle effettivamente a disposizione, ad oggi però abbiamo tutti i reparti aperti ed ancora meno agenti in servizio rispetto allo scorso anno”.
“I conti non tornavano allora e men che meno tornano adesso, ed a rimetterci è sempre la Polizia Penitenziaria.
Abbiamo già sollecitato una rivisitazione completa dell’organizzazione del lavoro nel carcere di lanciano, così da adeguare il carico di lavoro al personale effettivamente presente, auspichiamo che l’apertura di un tavolo delle trattative entro metà gennaio”.