Calcio, Lanciano, evase 3,6 mln iva, condannato amministratore: 16 mesi a Di Menno, club fu penalizzato nel 2016 e retrocesso.
Omessi versamenti dell’Iva e delle ritenute d’imposta per 3 milioni e 600 mila euro, con danno per l’Agenzia delle Entrate, condanna a un anno e 4 mesi di reclusione per Claude Alain Di Menno Di Bucchianico, 51 anni, amministratore unico della SS Virtus Lanciano 1924 srl, difeso dall’avvocato Paolo Sisti. Il rito abbreviato si è svolto dinanzi al giudice Andrea Belli che lo ha inoltre condannato alle pene accessorie e ordinato che a sentenza passata in giudicato ci sia la confisca dei beni intestati, cointestati e nell’attuale disponibilità della società Virtus Lanciano, fino al recupero del debito. Gli omessi versamenti di Iva e ritenute d’imposta erano relativi agli anni 2014,2015 e 2016. Letta la motivazione la difesa proporrà Appello. In precedenti e analoghi processi l’amministratore della Virtus venne prima assolto, per l’iva evasa nel 2012, poi condannato a sei mesi di reclusione per non aver del tutto pagata l’iva 2013. Per il mancato pagamento dell’Iva, a seguito di controlli Covisoc, la Virtus Lanciano incorse nei punti di penalizzazione nel campionato di Serie B che nel 2016 gli costò la retrocessione. Il nuovo Lanciano attualmente milita in Promozione.