Il caso delle assunzioni alla Asl 02 di due dirigenti veterinari a tempo indeterminato non si ferma. Il Consigliere regionale e Vice Presidente della Commissione Sanità Francesco Taglieri, in quota M5S, ha infatti presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Lanciano per fare chiarezza sulla vicenda.
“Le risposte – spiega Taglieri – che ho avuto dalla parte tecnica e dalla parte politica, tra Consiglio regionale e Commissione di Vigilanza, sembrano fare riferimento più a delle libere interpretazioni che a leggi e regolamenti inequivocabili. Per questo ho interessato le autorità competenti affinché venga fatta piena luce sulla situazione e si possano fare i dovuti controlli. Questa storia deve essere chiarita fino in fondo”.
“I fatti – ricostruisce Taglieri – fanno riferimento a quanto accaduto lo scorso 28 gennaio quando, con delibera 76/2021, la Asl 02 ha deliberato l’assunzione a tempo indeterminato di due unità di Dirigente Veterinario di Igiene della Prevenzione, usufruendo della graduatoria di un concorso per analoga posizione nella ASL 01 Avezzano-Sulmona-L’Aquila, approvata in data 28 dicembre 2017. Il problema nasce dal testo di una legge, la 160 del 27 dicembre 2019, che stabilisce senza possibilità di fraintendimenti che le graduatorie approvate tra il 2012 al 2017 siano utilizzabili solamente fino al 30 settembre 2020. Un termine che è invece stato abbondantemente superato al momento della nomina fatta dalla Asl Lanciano-Vasto-Chieti. Peraltro è giusto ricordare come la Asl 01, con nota protocollata, avesse già specificato la presenza di questo limite temporale, allegando una nota della Federazione Veterinari e Medici in cui si diffidava qualsiasi Azienda Ospedaliera a utilizzare tale graduatoria”.
“Per questo ritengo – conclude Taglieri – che ci si trovi davanti a una situazione grave, l’ennesima che siamo costretti a denunciare all’interno della Asl 02. Fino a oggi la politica non ha preso posizione in maniera decisa riguardo a questa vicenda, limitandosi a tirare in ballo riferimenti normativi che però non sembrano andare in alcun modo a fugare i nostri ragionevoli dubbi. Per questo ho presentato un esposto alla Procura della Repubblica, perché il nostro dovere è quello fare luce su qualsiasi possibile irregolarità e difendere il sacrosanto diritto dei bravi professionisti che abbiamo in Abruzzo di poter essere assunti all’interno del sistema sanitario regionale. Non farò un passo indietro finché non avremo totale chiarezza”.