Scarichi di gasolio nel depuratore comunale “Renazze”: segnalati dalla SASI (Società Abruzzese per il Servizio Idrico Integrato), i Carabinieri forestali di Lanciano ne individuano il percorso.
L’intervento tempestivo e gli accertamenti seguenti hanno permesso di verificare come fosse effettivamente in corso uno smaltimento illecito di gasolio, in pubblica fognatura, proveniente da un vecchio serbatoio posto a servizio di un immobile in ristrutturazione. Lo sversamento, nel tempo, ha provocato danni all’impianto di depurazione comunale compromettendone funzionalità ed efficienza.
Sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria cinque soggetti che, a vario titolo e con profili di responsabilità differente, hanno agito in concorso violando il Codice Penale per getto pericolose di cose e danneggiamento nonchè l’art. 256 co 1 del D.vo Lgs 152/06 per gestione illecita di rifiuti speciali pericolosi, reato che prevede l’arresto da sei mesi a due anni e l’ammenda da duemilaseicento a ventiseimila euro.
“Occorrono decine di giorni per ripristinare la flora batterica degli impianti, purtroppo si agisce spesso con superficialità”, dice Pio ‘D’Ippolito della Sasi.
“In questo periodo si accentuano gli sversamenti anomali negli impianti di depurazione, saranno i reflui dell’attività dei frantoi e quelli delle cantine sociali certo è che i problemi aumentano sensibilmente”. A parlare è Pio D’Ippolito, direttore dell’area tecnica della Sasi ( la società che gestisce il servizio idrico e depurazione di 87 Comuni) che ha ritenuto doveroso fare questa precisazione prima di ribadire quanto accaduto all’impianto di San Vito. “Questo caso non dipende da frantoi e cantine ma dalla superficialità di una persona che nel corso della ristrutturazione di un vecchio immobile ha sversato nella fogna residui di gasolio di un serbatoio proprio a servizio dell’edificio da ristrutturare. Questo ha prodotto danni alla funzionalità dell’impianto – spiega D’Ippolito – che va fuori esercizio e per ripristinare la flora batterica ci vogliono decine di giorni. Proprio in questo periodo stanno arrivando reflui all’impianto di Altino, vengono scaricati o durante la notte o al mattino presto. Stiamo procedendo a una serie di accertamenti sia sugli impianti che sulla rete fognaria per verificare la provenienza dei reflui, per quanto riguarda il depuratore di San Vito, abbiamo avvisato la Forestale non appena siamo riusciti a individuare la provenienza degli scarichi illeciti”.
Per D’Ippolito e per tutto il Cda della Sasi è importante la collaborazione con le Forze dell’Ordine per cercare di scongiurare questo tipo di reati che producono danni notevoli all’ambiente. La tutela e la salvaguardia del territorio sono da sempre punti fondamentali del programma del presidente Gianfranco Basterebbe che in più occasioni ha sottolineato l’impegno della società nei confronti dell’ambiente. A cominciare proprio dagli impianti di depurazione. “Purtroppo sono tanti i cittadini che non si rendono conto che scaricare residui nelle fogne provoca danni notevoli, si agisce spesso con superficialità, come se buttare reflui nella rete fognaria fosse cosa da niente. Invece è un fatto che ha conseguenze gravi, noi continueremo con un’azione di indagine e di verifica non senza trascurare un’opera di informazione e sensibilizzazione. Abbiamo lavorato con grandi risultati sulla depurazione e sarebbe davvero un peccato vanificare gli obiettivi raggiunti”, conclude Basterebbe.