La sezione Anpi di Lanciano (Chieti) denuncia il danneggiamento della targa in plexiglass in memoria della famiglia ebrea polacca Grauer transitata per Lanciano da Trieste, dove risiedeva, poi arrestata prima di essere trucidata nel campo di concentramento di Auschwitz, nel 1944
La storia della famiglia Grauer, transitata a Lanciano da Trieste, è ricordata in una targa in plexiglass, apposta a Lanciano. Targa che, come denuncia l’Anpi (Associazione nazionale partigiani) è stata sfregiata. La famiglia di origine ebrea polacca è arrivata nel capoluogo frentano da quello triestino. Nel 1942 a Lanciano nacque Tito, il secondo figlio, dopo Marco, nato nel 1940, del falegname Samuel e Rosa Grauer.
“Gravissimo oltraggio alla targa che ricorda la famiglia Grauer in Largo San Giovanni – denuncia la presidente dell’Anpi Maria Saveria Borrelli – l’Anpi non può tacere il grave atto e ha invitato l’amministrazione comunale al ripristino. Diversamente lo farà l’Anpi o io personalmente come cittadina. Non ha senso quanto accaduto. Lanciano, nel 2019, ha anche conferito la cittadinanza onoraria alla senatrice Liliana Segre”.
Per i Grauer sono state apposte a Lanciano anche le pietre d’inciampo. Il 30 gennaio 1944, a Milano, i Grauer furono messi su un convoglio ferroviario del binario 21 e il 6 febbraio giunsero nel campo di sterminio di Auschwitz. I due fratellini furono uccisi lo stesso giorno in una camera a gas: Marco avrebbe compiuto quattro anni dopo due giorni, mentre Tito ne aveva solo due. Dopo poco tempo trovarono la morte anche i genitori.