Oltre un centinaio i partecipanti al sit-in davanti al Tribunale di Lanciano per protestare contro la riapertura del sansificio di Treglio.
Il sansificio è stato temporaneamente riaperto dal tribunale per le verifiche tecniche sulle emissioni di monossido di carbonio.
Il sindaco di Treglio, Massimo Berghella sottolinea che: “Tocca alla provincia stare dalla parte dei cittadini. La Procura ha fatto un buon lavoro penale sequestrando il sansificio e l’attigua centrale biomasse ora ci aspettiamo che la Provincia si faccia garante i materia di autorizzazioni. Bisogna puntare sulla delocalizzazione dei due impianti energetici”.
Alla manifestazione partecipano i rappresentanti di dieci Comuni del comprensorio, e sono presenti, inoltre, l’avvocato Lidia Flocco di Roma che cura gli interessi legali delle parti civili al processo che si apre il 16 novembre prossimo, e l’ingegnere Tommaso Giambuzzi, il quale ha condotto gli accertamenti tecnici per Nuovo Senso Civico che ha portato all’apertura dell’inchiesta.
Il coordinatore di Nuovo Senso Civico, Alessandro Lanci aggiunge “le istituzioni ci devono difendere e non avallare questa situazione in cui gli impianti non hanno precise autorizzazioni della regione e della provincia. Da quando gli impianti sono stati sequestrati, il 22 gennaio scorso, i cittadini hanno potuto riaprire le finestre, stendere la biancheria, passeggiare e i bambini giocare nei giardini. Da giorni, da quando sono in atto le prove e sono tornati i fumi, la situazioni di preoccupazione per la salute è tornata indietro come nel passato. Bisogna agire e non produrre soltanto carta”.
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