Due reperti archeologici del IV e del III-II secolo a.C., messi in vendita online, sono stati recuperati e sequestrati dai carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di L’Aquila e restituiti al polo museale di Lanciano.
Si tratta di un cratere canosino a volute, decorato a tempera con nastri e motivi vegetali risalente al IV a.C., e di una coppa in vernice nera su alto piede ad anello, risalente al III-II sec. a.C.. Gli oggetti, ritenuti provento di scavo clandestino, costituiscono parte del corredo funerario di un contesto sepolcrale apulo.
I militari hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro emesso dall’Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari di Lanciano, su richiesta della locale Procura. I reperti, dichiarati di interesse culturale dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Chieti e Pescara, sono stati localizzati dal Nucleo TPC nell’ambito del monitoraggio dei siti internet dedicati alla vendita on-line. Il provvedimento dell’Autorità Giudiziaria ha consentito di recuperare i beni prima che potessero essere irrimediabilmente perduti.
La coppia di beni è stata restituita e collocata nel polo museale “Santo Spirito” di Lanciano, andando ad arricchire l’importante collezione archeologica. Il responsabile è stato indagato per l’inosservanza dei provvedimenti del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio.