Gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Chieti in collaborazione con i colleghi di Foggia e Lanciano, hanno scoperto una truffa aggravata messa in atto attraverso la sostituzione di persona. In due distinte perquisizioni, hanno tratto in arresto due pregiudicati, trovati in possesso di carte d’identità false riconducibili ad alcune persone ignare di tutto.
L’attività di indagine, coordinata dal Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Chieti, Dr.ssa Marika PONZIANI, ha preso avvio lo scorso anno per alcuni episodi commessi a San Giovanni Teatino ai danni di una nota concessionaria di auto presso la quale era stato tentato l’acquisto di un veicolo, con l’apertura di un finanziamento. La Terza Sezione Reati contro il Patrimonio della Squadra Mobile di Chieti, ha ricostruito che gli arrestati, utilizzando dati anagrafici e fiscali riconducibili ad alcuni professionisti con rilevanti redditi, ignari di tutto, avevano ottenuto finanziamenti o tentato di ottenerne, sia presso le concessionarie per l’acquisto di mezzi che presso alcune banche on line e finanziarie.
Complessivamente sono stati individuati 8 episodi che hanno fruttato circa 80mila euro, commessi a partire dal maggio 2020 a seguito della prima riapertura post lockdown. Le vittime, vale a dire le persone a cui erano stati carpiti i dati anagrafici e fiscali ed ai quali i malviventi si erano sostituiti, avevano sporto formale querela quando sono stati chiamati a pagare rate per finanziamenti mai richiesti. I soggetti tratti in arresto, con precedenti specifici a livello nazionale, con particolare riguardo al centro Italia. Le indagini proseguono e sono tese ad acquisire elementi di prove in relazione ad altri episodi di truffa e, al riguardo la Polizia invita chiunque fosse stato vittima di analoghi episodi a contattare la Squadra Mobile di Chieti.