A Lanciano vandali contro il monumento al ‘Samudaripen’, al Parco della Memoria, dedicato al ricordo all’eccidio nazista del popolo Rom e Sinti. Si indaga per capire se via sia un legame con l’aggressione del 18enne in coma.
E’ il secondo monumento al mondo, dopo Berlino, dedicato al Porrajmos. Ignoti l’altra notte hanno utilizzato spray per sporcare, nel giardino di piazza S. Teresa Benedetta della Croce, la statua in pietra della Majella, con base in acciaio corten e l’artistica maiolica frontale donata dal comune di Laterza ( Taranto) dov’è incisa la poesia ‘Auschwitz’, composta dall’artista e musicista rom Santino Spinelli, in arte Alexian. I vandali hanno apposto scritte offensive: la statua è in pietra naturale non trattata, dunque porosa, e rischia di rimanere indelebile.
Il Comune di Lanciano ha disposto l’immediata cancellazione. Sul posto Santino Spinelli e la presidente dell’Anpi, sezione Lanciano, Maria Saveria Borrelli.
Si indaga per capire se l’episodio sia legato al grave ferimento del 18enne lancianese, colpito con un pugno da un minorenne e ora ricoverato a Pescara. “Ora servono le telecamere di sorveglianza contro gli idioti – dice Spinelli – Sono atti vandalici e allo stesso tempo razzisti che non vanno esaltati. Occorre però evitare la spirale di violenza. Condanno fermamente questo atto vandalico; è una cosa vergognosa che non deve accadere a Lanciano, città civile e di cultura”.
Porajmos o Porrajmos (traducibile come “grande divoramento” o “devastazione”) è il termine con cui Rom e Sinti indicano lo sterminio del proprio popolo perpetrato da parte della Germania nazista e dai paesi dell’Asse durante la seconda guerra mondiale. Si stima che tale eccidio provocò la morte di 500.000 di essi. Questo disegno genocida è definito da Rom e Sinti anche con il termine Samudaripen, che significa letteralmente tutti uccisi.