Dopo le chiamate dei residenti in contrada Follani per il cattivo odore dell’acqua del rubinetto, il sindaco di Lanciano ne vieta il consumo
Ieri al numero verde della Sasi, la società acquedottistica che serve questa parte della provincia di Chieti, sono arrivate numerose telefonate di cittadini che lamentavano l’odore sgradevole dell’acqua di rubinetto.
In particolare le segnalazioni sono arrivate dai residenti in località Follani. I tecnici della società e il personale della polizia municipale hanno immediatamente attivato i controlli da parte riscontrando effettivamente il cattivo odore nell’acqua.
Da qui la richiesta al sindaco di Lanciano Filippo Paolini di emettere un’ordinanza, a scopo cautelativo, che vieti l’utilizzo della risorsa idrica in contrada Follani. Il divieto riguarda le zone alimentate dal serbatoio ubicato a San Nicolino, quindi a non poter bere l’acqua sono i residenti di Follani (fino alla sede della Protezione Civile) delle contrade San Nicolino e Marcianese.
Questo il testo parziale dell’ordinanza:
“Per i motivi indicati in premessa e che si intendono espressamente richiamati, alla popolazione residente in contrada Follani, precisamente nelle zone alimentate dal serbatoio San Nicolino – Via Follani (fino alla sede della Protezione Civile), le contrade di San Nicolino e Marcianese (nei pressi dell’ex PUB ONeil), nell’attesa degli esiti delle indagini analitiche condotte dal personale dell’ASL/ARTA Abruzzo e SASI S.p.A., di non utilizzare l’acqua potabile (compresa quella delle autoclavi) ad uso domestico, in via cautelativa, per presenza di odore sgradevole, situazione che richiede una indagine accurata per la valutazione di eventuali contaminazioni”.
La SASI S.p.A., gestore del Servizio Idrico Integrato, deve garantire l’approvvigionamento di
acqua ai cittadini interessati.