L’Aquila, 6 aprile: lutto cittadino, il dolore si rinnova

A 14 anni dal terremoto del 6 aprile, L’Aquila ricorda le 309 vittime del sisma del 2009 che devastò la città. Nella notte la fiaccolataha rinnovato il dolore di un’intera comunità; oggi lutto cittadino proclamato dal sindaco Biondi. Numerose le iniziative in programma nel corso della giornata

LA FIACCOLATA
Nella notte L’Aquila ha celebrato le vittime del terremoto del 6 aprile 2009 con la fiaccolata che ha sfilato per le vie della città (per saperne di più 6 aprile 2009-6 aprile 2023: L’Aquila non dimentica. Fiaccolata nella notte, fino alle 3.32). Presenti tra gli altri la premier Meloni e il presidente La Russa che ieri pomeriggio hanno partecipato alla messa celebrata nella chiesa delle Anime sante in ricordo delle 309 vittime.

Momento imprescindibile delle commemorazioni del sisma, la fiaccolata è partita come di consueto dal Tribunale intorno alle 21,30 di ieri, per raggiungere il Parco di Piazzale Paoli, luogo della memoria, dove quest’anno ad accendere il braciere è stata una ricercatrice turca del Gran Sasso Science Institute, Cansu Sonmez, in segno di vicinanza alle popolazioni colpite dal sisma in Siria e Turchia.
A seguire la lettura dei 309 nomi delle vittime del terremoto e il tradizionale momento dei 309 rintocchi della campana della chiesa del Suffragio alle 3,32.

IL LUTTO CITTADINO
All’indomani della visita della presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, e del presidente del Senato, Ignazio La Russa, e dopo la fiaccolata di questa notte in ricordo delle 309 vittime del sisma, il 6 aprile è il giorno del lutto cittadino, proclamato dal sindaco Pierluigi Biondi con un’ordinanza che prevede l’esposizione delle bandiere degli uffici pubblici a mezz’asta e il divieto di attività ludiche e ricreative. Negozi, imprese, attività artigianali e altre organizzazioni pubbliche e private sono stati invitati a sospendere l’attività lavorativa fino alle ore 11.

L’OMAGGIO DEL PRESIDENTE MATTARELLA
In occasione dell’anniversario del terremoto dell’Aquila,  Sergio Mattarella ha indossato il “fiore della memoria”, simbolo del ricordo delle vittime del 6 aprile del 2009, che il sindaco Pierluigi Biondi ha inviato al presidente della Repubblica.

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella insieme al sindaco Pierluigi Biondi durante la visita all’Aquila

«Questo giorno di memoria è per la Repubblica un rinnovato giorno di impegno», ha scritto il presidente Sergio Mattarella in un messaggio inviato al sindaco del Comune dell’Aquila, Pierluigi Biondi. «L’impegno di completare la ricostruzione, di sostenere una rinascita piena della vita civile, sociale, economica, culturale della città.

Il doloroso ricordo degli studenti che morirono a causa del terremoto deve spingere proprio al rilancio dell’università e dell’impegno nelle attività scolastiche, per una nuova stagione di progresso.
Parti significative del territorio nazionale sono purtroppo vulnerabili agli eventi sismici, come confermato dai terremoti che hanno fatto seguito a quello dell’Aquila. Occorre impegno nella prevenzione, rigore nella ricostruzione e nel risanamento degli edifici. È un dovere che non ricade su pochi ma chiama alla collaborazione le forze economiche e sociali accanto alle istituzioni, nazionali e territoriali.»

IL PROGRAMMA DEGLI EVENTI DEL 6 APRILE
Questa mattina il vescovo ausiliare Antonio D’Angelo, il sindaco Pierluigi Biondi, il senatore Guido Liris e il prefetto Cinzia Teresa Torraco hanno partecipato a un momento di riflessione e preghiera che ha accompagnato la deposizione di fiori di fronte all’ex casa dello studente di via XX settembre. Un momento toccante è stato il ricordo di Antonietta Centofanti, tra le aquilane più attive nelle iniziative organizzate per ricordare la tragedia e zia di uno degli studenti morti nel crollo dell’edificio.
Altre due corone sono state deposte nella caserma della Guardia di Finanza di Coppito e al cimitero dell’Aquila, con un evento che è stato promosso dall’Anps (associazione nazionale Polizia di Stato), che ha organizzato il concerto della fanfara della Polizia all’interno dell’Auditorium del Parco.

Alcuni momenti della deposizione della corona davanti alla caserma della Guardia di Finanza all'Aquila

Sempre in mattinata al Parco della Memoria di piazzale Paoli è avvenuto l’incontro tra studenti e cittadini con l’iniziativa “Memoria e futuro”.
Nel pomeriggio al Ridotto del Teatro è prevista la presentazione di “Crepe della giustizia”, il docufilm che nasce da un’idea di Federico Vittorini, Rita Innocenzi, Matteo Di Genova, Agnese Porto, Alessandro Tettamanti e Stefano Ianni. Partecipano il giudice Marco Billi, la psicoterapeuta Ilaria Carosi, il giornalista Alberto Orsini, lo scrittore Alessandro “Chiappanuvoli” Gioia e il medico Vincenzo Vittorini, presidente dell’associazione “309 martiri dell’Aquila”. Proposto anche un focus sul tema della giustizia in Italia con il magistrato Claudio Di Ruzza. Le conclusioni affidate alla senatrice Ilaria Cucchi.
Alle 18 la messa in Coena Domini con monsignor Antonio D’Angelo, vescovo ausiliare, per la lavanda dei piedi a dodici ragazzi della parrocchia di San Marco Evangelista e degli scout dell’Agesci L’Aquila 3, nati nel 2009 e nel 2010. Durante la celebrazione il ricordo di i bambini e ragazzi che hanno visto i loro sogni spezzati dalla furia del terremoto.
Nella chiesa di Santa Maria del Suffragio dalle 20 alla mezzanotte preghiera silenziosa all’altare della Riposizione.
Sempre nel pomeriggio, nella frazione di Onna, la presentazione del libro “Francesco a L’Aquila. La cronaca è già storia” del giornalista del Centro Giustino Parisse.

LA SERATA DI RETE8 DEDICATA ALL’ANNIVERSARIO DEL SISMA
Rete8 dedicata l’’intera serata televisiva di questo 6 aprile all’anniversario del sisma dell’Aquila. Alle 21 una puntata speciale di I fatti e le opinioni condotta dal direttore Carmine Perantuono, all’interno della quale sarà trasmesso in prima tv assoluta il cortometraggio Lettera dal futuro.
Per saperne di più: Programmi Tv: Rete8 dedica intera serata all’anniversario del terremoto del 6 aprile 2009

Anna Di Giorgio: