L’Aquila, accompagnato alla frontiera straniero appena maggiorenne

La Polizia di Stato a L’Aquila ha dato corso all’espulsione di un giovane cittadino tunisino, per il quale, non essendo in regola con le norme che disciplinano il soggiorno di cittadini di Paesi terzi, è scattato il rimpatrio immediato con accompagnamento in frontiera

Lo stesso, che aveva fatto ingresso nel territorio italiano ancora in età minorile, era stato collocato in una comunità di accoglienza per stranieri non accompagnati, ottenendo un permesso di soggiorno provvisorio, ma nel periodo di permanenza si è reso responsabile, unitamente ad altri connazionali, di vari episodi che hanno destato allarme sociale nel centro cittadino di L’Aquila, per cui era stato denunciato più volte, tra l’altro, per rapina e spaccio di stupefacenti.
Divenuto da poco maggiorenne, si è presentato presso l’Ufficio Immigrazione della Questura pensando di poter richiedere un nuovo permesso di soggiorno, domanda respinta per pericolosità sociale alla luce dei precedenti e dei comportamenti sopra richiamati.
Gli è stato invece notificato il provvedimento di espulsione del prefetto Di Vincenzo, e data esecuzione a quello emesso dal questore De Simone, che disponeva l’accompagnamento in frontiera. Scortato da personale della Polizia di Stato, il giovane è stato imbarcato a Roma Fiumicino, su un volo diretto a Tunisi.
Sono 4 nell’ultima settimana le espulsioni eseguite dalla Questura di L’Aquila, 3 con rimpatrio diretto tramite volo o nave e 1 previo accompagnamento al centro per il rimpatrio (C.P.R.), in attesa di essere rimandato nel paese di appartenenza.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.