Bisognerà aspettare ancora almeno la primavera 2020 per l’avvio dei cantieri per la ristrutturazione dell’albergo di Campo Imperatore.
Un progetto da 3 milioni di euro (ora arrivati a quasi 4 dopo ulteriori richieste di stanziamenti) lanciato in pompa magna a palazzo Fibbioni nel 2018 quello di riqualificazione dell’hotel di Campo Imperatore, che nel 1943 tenne prigioniero il duce Benito Mussolini. Un ambizioso business plan firmato dalla passata giunta comunale ne avrebbe dovuto fare il principale centro di riferimento ricettivo sul Gran Sasso. A oggi, invece, l’apertura dei cantieri sembra ancora una chimera. Il referente dell’associazione turistica e sportiva “Save Gran Sasso”, Luigi Faccia, attacca: siamo alle porte dell’inverno, un altro anno passerà invano” e chiede di affidare il progetto direttamente al Comune (all’ufficio per lo sviluppo del Gran Sasso) facendolo diventare stazione appaltante dell’intero Piano d’area di Campo Imperatore al posto del Provveditorato.
A Faccia risponde l’amministratore unico del centro turistico del Gran Sasso, Dino Pignatelli: il progetto in realtà è già pronto ed è stato completato con l’aggiunta di tutti gli elementi mancanti nella prima stesura (ad esempio l’adeguamento sismico e gli spazi sportivi). Il Comune inoltre, spiega Pignatelli, avrebbe anche trovato ulteriori 800mila euro necessari per avviare i cantieri e stanziati con delibera Cipe; ma i tempi per avere la disponibilità di queste risorse sono ancora lunghi e, per l’avvio dei lavori, bisognerà aspettare almeno la prossima primavera.
Il restyling dell’albergo sarebbe dovuto partire già nel 2018, quando venne presentato a palazzo Fibbioni dall’amministrazione comunale, dal provveditore interregionale per le Opere pubbliche Vittorio Rapisarda Federico e dal dirigente tecnico del Provveditorato Gennaro Di Maio. Per portare a termine i lavori occorrono 500 giorni.
Il servizio del Tg8