Il Centro turistico del Gran Sasso, dopo i recenti problemi della funivia, finisce sotto la lente di ingrandimento di due commissioni consiliari. Ed emergono dubbi e polemiche
L’analisi delle commissioni è durata per ore, soffermandosi sia sullo stato finanziario della partecipata, che sulle prospettive della montagna aquilana.
Dalla commissione, hanno fatto notare i consiglieri di opposizione, emergono notizie che “dire inquietanti è poco”. La prima è che il parcheggio a pagamento dal 2020 di Campo Imperatore non ha l’autorizzazione della Provincia per chiudere la strada e per consentire dunque la sosta a pagamento.
Le prescrizioni sulla Funivia dell’Ansfisa, hanno rilevato, “sono illogiche, e quindi il comune starebbe pensando di ricorrere al TAR”. Il consigliere comunale Paolo Romano continua ad invocare le dimissioni dell’amministratore unico del Centro Turistico Dino Pignatelli.
Le commissioni hanno anche analizzato dati e bilanci. Il CTGS ha una perdita di esercizio nel 2022 di quasi 300 mila euro, e nel 2023 va ancora peggio considerando il periodo di stop della funivia.
Anche il gruppo del Passo Possibile è molto critico con il Comune sia “per la mancata strategia sulla montagna che per la questione parcheggio. Il mancato rinnovo della convenzione tra Provincia e Centro Turistico per l’apertura estiva”, spiega -“ha comportato una perdita di introiti pari a 100 mila euro ed inoltre ci sono anche dubbi sull’iter autorizzativo per la realizzazione del parcheggio”.
Il servizio del Tg8