L’area è nel degrado più totale ma il Conservatorio presto, si spera, ci riporterà vita dopo l’acquisto dell’ex Accademia
Il degrado è l’altra faccia della bellezza di Collemaggio. L’area interna, invece, dove sorgeva l’ex ospedale psichiatrico è terra di nessuno, accessibile a chiunque, con palazzine inagibili e dismesse spesso luogo di bivacco.
Il degrado è massimo nella palazzina che un tempo si chiamava Villa Rosa e dove lo psichiatra aquilano Vittorio Sconci sperimentó per la prima volta un progetto di vita comune con 15 pazienti.
Di quella esperienza oggi non resta traccia in quel luogo segnato dal’incuria e dall’inciviltà di chi vi ha abbandonato rifiuti di ogni genere.
A pochi passi c’è anche l’ex Accademia dell’immagine, un tempo fiore all’occhiello della città.
Almeno per questo edificio verrà fuori un progetto eccellente. Il Conservatorio Casella, come è noto, si è aggiudicato all’asta la struttura.
Ora, come spiega a Rete 8 il presidente del Conservatorio Domenico De Nardis, stanno aspettando alcuni passaggi. Ci sono una serie di messe a punto da fare con la struttura tecnica di missione per far accreditare al Comune, indicato dal 2012 come stazione appaltante, le somme stanziate per il recupero dell’immobile che stanno sulla conversione del decreto legge del 2009 addirittura, fondi Cipe, sei milioni di euro.
La donazione della Siae al Casella è servita invece per comprare la struttura con 450 mila euro, ci sono anche fondi avanzati che grazie ad un accordo integrativo con Siae e Comune vengono utilizzati per il festival del jazz per quest’anno e per gli anni successivi.
Il Casella, inoltre, ha anche i fondi per il concorso di progettazione perché si vuole fare un progetto eccellente con un risultato di qualità con la procedura simile usata per Porta Barete.
Attorno all’area di Collemaggio c’è anche la recente approvazione da parte della giunta comunale del documento preliminare dell’avvio della progettazione per la realizzazione del Parco della Luna, un progetto per ristrutturare inizialmente sei edifici con un finanziamento totale di 10 milioni di euro.
Il Comune ha così scongiurato la perdita dei fondi ma ora le tante associazioni che gravitano attorno all’area sperano di vedere una certa concretezza.