La scorsa notte la Polizia di Stato ha tratto in arresto un 56enne aquilano, noto imprenditore, per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo cocaina.
L’attività investigativa, svolta dal personale della Squadra Mobile – II Sezione Criminalità diffusa e mirata al contrasto dello spaccio degli stupefacenti nel capoluogo, si è conclusa positivamente nella notte dopo diversi giorni di appostamento, che hanno consentito di individuare l’appartamento dove veniva detenuta la sostanza stupefacente, che è risultato essere di proprietà del noto commerciante. Nel corso della perquisizione effettuata presso l’abitazione è stato rinvenuto, occultato nelle cavità dei mobili della cucina, 1 Kg. di cocaina, suddivisa in 20 involucri , di circa 50 grammi ciascuno, un ingente quantitativo di sostanza da taglio, 2 bilancini di precisione, il materiale per il confezionamento delle bustine per lo spaccio ed un arma ad aria compressa priva del tappo rosso. L’uomo, tratto in arresto, al termine degli adempimenti di rito, come disposto dal Sostituto Procuratore della Repubblica, Dr. David Mancini, è stato associato presso la casa circondariale “Le Costarelle”, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. L’operazione segue quella avvenuta lo scorso mese di maggio, durante la quale, anche in quella occasione, fu rinvenuto e sequestrato un altro chilo di cocaina a stranieri presenti da tempo nel capoluogo. L’attività antidroga di questa notte segna un duro colpo allo spaccio di sostanze stupefacenti, visto l’ingente quantitativo sequestrato che una volta immesso sul mercato aquilano avrebbe fruttato diverse decine di migliaia di euro.
“Non posso dire molto perché non ho ancora le carte, comunque, posso affermare che ove l’uomo sia un consumatore, certamente non è uno spacciatore alla luce della attività ultratrentennale che lo tiene impegnato in maniera assidua”. Così l’avvocato Fabrizio Giancarli, difensore del noto parrucchiere aquilano, finito in carcere dopo che nella sua abitazione all’Aquila la polizia ha trovato nella notte un chilogrammo di cocaina confezionata in 20 bustine da 50 grammi, nascosti in una borsa nei mobili della cucina. L’uomo, incensurato, gestisce due avviati saloni. Gli investigatori, visto l’ingente quantitativo, vogliono verificare il ruolo dell’uomo. Tra le ipotesi difensive emerse, c’è anche quella che la sostanza sia stata nascosta da altre persone che l’uomo conosceva. Elementi che l’arrestato potrebbe fornire nell’interrogatorio di garanzia che si svolgerà venerdì prossimo.