Convalidato l’arresto del medico in servizio al 118 della Asl Avezzano Sulmona L’Aquila arrestato, venerdì scorso, dai carabinieri del Nas di Pescara, in flagranza di reato, per aver chiesto ad una paziente ingenti somme di denaro per somministrarle a domicilio delle terapie provenienti dalla Svizzera. Il medico, 52 anni, che tra l’altro è stato sospeso dall’attività professionale, è accusato di concussione e di peculato, in quanto avrebbe utilizzato materiale di provenienza ospedaliera per le prestazioni eseguite a domicilio.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Sulmona, sono state avviate a seguito della denuncia presentata ai Carabinieri del Nas abruzzese dalla vittima, rimasta perplessa dalla pretesa del medico di ingenti somme di denaro per somministrarle a casa terapie adiuvanti. I militari, agli ordini del colonnello Domenico Candelli, appostati nel luogo concordato per l’incontro con la vittima, avevano assistito alla
consegna di 230 euro al medico ed erano immediatamente intervenuti prima che lo stesso inoculasse alla donna, per via endovenosa, il farmaco che aveva portato con sé. Inoculazione che, peraltro, avrebbe eseguito senza alcun piano terapeutico a una paziente che sta affrontando cure salvavita, utilizzando addirittura un dispositivo medico risultato scaduto di validità. Fino ad oggi in carcere, a Pescara, il professionista va ora ai domiciliari. Le indagini dei Nas intanto vanno avanti, per appurare se vi siano altri episodi analoghi riconducibili al medico.