Tasse da restituire, ricostruzione pubblica, personale e rifinanziamento della parte finale della ricostruzione per la quale serviranno ancora 4 mld di euro. Queste le istanze sollevate ieri alla Camera dal sindaco Biondi.
La legge di conversione del decreto sisma come ultima occasione per risolvere questioni legate alla ricostruzione post sisma 2009 che si trascinano senza essere affrontate in modo definitivo. La ricostruzione dell’aquila e del cratere del 2009 non è finita, esistono altre emergenze nazionali, di nuove ne arriveranno, ma non per questo bisogna allentare la presa su quella di dieci anni fa.
Su questo ragionamento si è basato il discorso che ieri il sindaco dell’aquila Pierluigi Biondi ha fatto nel corso dell’audizione all’VIII commissione “Ambiente, territorio e lavori pubblici” della Camera, alla quale hanno partecipato amministratori e rappresentanti delle categorie produttive delle aree colpite dai terremoti del 2009 e del 2016-2017. Biondi si è rivolto a numerosi parlamentari, ministri ed esponenti del Governo.
Ai ministri Biondi ha ricordato che l’urgenza è dunque un’altra: assicurare la copertura finanziaria della ricostruzione fino alla sua completa conclusione. Mancano ancora 4 mld di euro per l’intero cratere sismico.
Il servizio del Tg8