La ricostruzione degli edifici privati del territorio aquilano potrà concludersi con la certezza che i contributi della ricostruzione saranno adeguati ai maggiori costi
E’ stato approvato un emendamento nel corso dell’esame della legge di conversione del decreto numero 76. Con questo sono state formulate delle disposizione per le ricostruzioni successive alle calamità, per interventi di protezione civile e per lo svolgimento di eventi internazionali.
E’ una norma, in sostanza, che permetterà agli uffici speciali di adeguare i contributi ai maggiori costi della ricostruzione anche quando cesseranno i benefici del sisma bonus. Soddisfatto il sindaco Pierluigi Biondi che ha voluto ringraziare i senatori Guido Liris, Giorgio Salvitti ed Etel Sigismondi per aver sostenuto e promosso questo emendamento, da lui fortemente voluto, congiuntamente alla Struttura di missione e gli Uffici Speciali per la ricostruzione con cui si è lavorato in sinergia.
L’emendamento è fondamentale anche perché inaugura un nuovo metodo: con largo anticipo rispetto alla scadenza dei benefici del sismabonus (31 dicembre 2025) si è trovata una soluzione che permette agli uffici speciali di adeguare il contributo per la ricostruzione ai maggiori costi, fino ad un importo massimo di 285milioni di euro. Con questo ulteriore aggiustamento la ricostruzione privata è sicuramente in salvo.
Biondi ha ribadito la grande attenzione del governo Meloni alla città dell’Aquila. Il 1 agosto inoltre il CIPESS dovrebbe approvare un piano di oltre 160milioni di euro per la ricostruzione degli immobili pubblici.
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