Dopo avere ricevuto bollette del gas esorbitanti per il passaggio al mercato libero, a L’Aquila molti utenti si rivolgono all’associazione consumatori Adicu
Le bollette di Enel Energia – mercato libero avrebbero raggiunto importi anche di 2000 euro, nonostante riguardassero abitazioni civili e di modeste dimensioni in termini di metratura.
Per denunciare il caso gli utenti si stanno rivolgendo all’avvocato Carlotta Ludovici, responsabile a L’Aquila dello sportello dell’associazione dei consumatori Adicu – aps – Ente Terzo Settore.
“Da indagini effettuate presso gli sportelli di Enel Energia – si legge nella nota dell’avvocato – pare che la Società abbia inviato tempo fa massivamente ai propri clienti una nota a mezzo email con la quale sarebbe stata comunicata l’attivazione di un’offerta al costo di circa 2,43 euro al metro cubo, a fronte di quello precedentemente stipulato pari a circa 0,45 euro al mc. Peccato che tali email, che in ogni caso sarebbero prive di valore legale, non siano mai pervenute agli utenti; ciò significa che la Società ha di fatto modificato unilateralmente (attesa la mancata accettazione da parte del cliente) le condizioni contrattuali ed economiche della fornitura, con evidente aggravio dei costi per il consumo del gas a carico degli ignari utenti, in spregio a qualunque principio e garanzia di trasparenza e debita informazione. Infatti, è scontato che i medesimi, qualora fossero stati debitamente informati di tale nuovo costo, così elevato, avrebbero cambiato gestore, rivolgendosi ad altra Società.
Le bollette in questione, afferenti prevalentemente ai mesi di novembre – dicembre 2023, ma anche al mese di gennaio 2024, riportano dei prezzi esorbitanti che sfiorano finanche l’importo di 2.000,00 euro, per abitazioni civili e di modeste dimensioni in termini di metratura. In taluni casi è accaduto, altresì, che alla lettura della fattura l’utente sia stato colto da malore”.
La nota si conclude precisando che gli utenti, per il tramite dell’ADICU di L’Aquila, si avviano a contestare le bollette in questione anche rivolgendosi all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) e all’ Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA).
“È indubbio – prosegue l’avvocato Ludovici – che in caso di omesso ricalcolo degli importi da parte della Società erogatrice del gas, da rimodulare sulla scorta delle precedenti condizioni contrattuali ed economiche, i cittadini colpiti da tale salasso, non esiteranno a rivolgersi preventivamente allo sportello di conciliazione dell’ARERA, come da obbligo di legge, e successivamente, se del caso, all’Autorità Giudiziaria per la tutela dei propri interessi”.
(Immagine di repertorio)