A L’Aquila la due giorni organizzata dal sindacato Anaoo sulla medicina d’emergenza, esperti nazionali a confronto
L’iniziativa arriva in un momento storico in cui la carenza cronica di specialisti è particolarmente avvertita. Si registra un crollo delle vocazioni, dovuto anche ai turni massacranti della medicina di emergenza, a fronte di un rendimento economico inadeguato.
A fare il punto a L’Aquila è stato il dottor Alessandro Grimaldi, segretario Anaao Assomed Abruzzo e coordinatore dei segretari regionali, nonché neo presidente dell’Ordine dei medici della provincia.
Le criticità e i cambiamenti emersi durante il Covid sono molteplici, quindi c’è la necessità di riorganizzazione e migliorare la funzionalità del sistema extra ospedaliero di emergenza urgenza.
La due giorni aquilana vedrà anche l’effettuazione di prove pratiche per simulare degli scenari clinici. Saranno delle workstation su accessi vascolari, gestione delle vie aeree e trauma.
Il dato preoccupante, come si diceva, è la carenza di specialisti. Basti pensare ai posti banditi e assegnati in questo campo all’ultima edizione del concorso per le scuole di specializzazioni di medicina: appena 304 contratti assegnati su 1.020 disponibili, ovvero il 30 per cento del totale. La specializzazione dunque va resa più attrattiva.