L’Aquila: convegno sul rischio dell’abbandono delle aree interne

Le aree interne sono sempre più a rischio spopolamento. A L ’Aquila la fondazione Magna Carta illustra prassi e strategie nel convegno “Demografia e aree interne – I rischi dell’abbandono”

La dinamica, provocata dall’invecchiamento della popolazione e dal basso tasso di natalità, richiede una riflessione urgente se si vuole evitare che una parte del patrimonio naturale, sociale e culturale venga marginalizzata.

La scelta del luogo di quest’anno non è un caso: L’Aquila può essere considerata la capitale delle aree interne, ma anche un luogo di buone prassi. L’abbandono di vasti strati del Paese pone problemi in ordine alla gestione del territorio, aggravati dalle ricorrenti crisi climatiche, dalla perdita di una consistente porzione di Pil per il declino di un’economia che invece, se fosse sostenuta, potrebbe presentare margini di sviluppo.

I temi trattati a L’Aquila sono stati diversi, tra questi la creazione di nuove opportunità di sviluppo sostenibile, il rafforzamento del senso di appartenenza alle comunità locali, gli strumenti sostenibili dalle economie locali per sviluppare l’imprenditoria giovanile, la creazione di un rapporto tra spopolamento e fenomeno immigratorio, il potenziamento dell’istruzione. La fondazione Magna Carta, assieme ad altri partner, ha organizzato l’approfondimento tematico coordinato da Giulio De Rita del CENSIS.

Per il presidente della fondazione Gaetano Quagliariello l’Italia è all’ultima chiamata per proporre soluzioni concrete. Ora ci sono i soldi del Pnrr che non vanno sprecati, ma per farlo bisogna conoscere i territori e i loro bisogni.

 

 

Marina Moretti: