L’Aquila, cresce l’allarme per “movida” violenta e consumo di alcol

Il fenomeno della movida violenta all’Aquila è sempre più diffuso. Certo, non sono episodi paragonabili a quelli di altre grandi città ma la cosa preoccupa non poco.

E così ci saranno dei controlli intensificati e mirati dal giovedì sino al fine settimana, come deciso dal comitato per l’ordine e sicurezza pubblica nei giorni scorsi. Il questore Enrico De Simone ha spiegato al Centro che stanno rimodulando i servizi interforze con presidi che non saranno fissi ma mobili a seconda delle esigenze con particolare attenzione alle zone più frequentate dai ragazzi, portici di San Bernardino e Quattro Cantoni. Le risse purtroppo non si contano, l’ultima tra sabato e domenica ha coinvolto 4 persone e le forze dell’ordine hanno chiuso un locale vicino la Fontana Luminosa per 5 giorni. Coinvolti due dipendenti ma i loro avvocati hanno già spiegato che sono stati malmenati mentre lavoravano. La settimana prima una rissa si era scatenata davanti le vetrine di una gioielleria con un ragazzo finito in ospedale per un pugno sul volto. Il centro storico troppo spesso ormai, e i commercianti lo hanno più volte denunciato, è sotto scacco di bande di ragazzini. E gli stessi esercenti sono esasperati.

Il momento è critico e purtroppo l’abuso di alcool tra i giovanissimi ha numeri impressionanti. La situazione è peggiorata dopo il lockdown. In questo discorso ci entrano anche gli esercenti che si dicono pronti a collaborare con campagne mirate. Il presidente provinciale della federazione italiana pubblici esercizi Daniele Stratta ha spiegato che aderiranno alla campagna “Bevi responsabilmente” con incontri e una collaborazione costante con le forze dell’Ordine. Anche Angelo Liberati, presidente di Confcommercio L’Aquila, spiega che la loro attenzione è massima con la campagna che sul territorio prenderà corpo nei prossimi giorni. Il presidente fa notare che spesso i ragazzi minorenni si presentano anche nei supermercati per acquistare alcolici e di fronte al rifiuto dei commessi a volte arrivano addirittura a rubare, oppure cercano espedienti cedendo soldi a persone inconsapevoli per farsi comprare quanto voluto e rifiutato dagli esercenti sfociando spesso in comportamenti violenti.

 

Fabio Lussoso: