Migliora la situazione all’Aquila, peggio Pescara e Chieti con alcuni focolai. Per il direttore sanitario dell’ospedale aquilano non è il momento di abbassare la guardia
Benvenuta zona gialla. È il messaggio che il professor Franco Marinangeli, primario di Anestesia e Rianimazione ma da qualche giorno anche direttore sanitario pro tempore ha voluto affidare ai social con una lunga e interessante riflessione.
Sono giorni di grande impegno per lui, oltre agli impegni di medico, ci sono ora tutti gli aspetti organizzativi e amministrativi del presidio ospedaliero.
La situazione all’Aquila è tutto sommato tranquilla dal punto di vista dei contagi, gli ultimi ricoveri sarebbero relativi al territorio di Pescara dove si è investito il trend zone interne – costa ma questo, soprattutto con delle riaperture per la nuova fascia, non deve indurre a pensare ad un libera tutti.
Lo dice anche lo stesso Marinangeli. “Non si faccia l’errore – dice – di pensare che possiamo tornare a una vita normale. Non è cosi. Anche se i contagi sono tornati a livelli accettabili e i pronto soccorso stanno respirando la nostra terapia intensiva covid ha il 100 per 100 dei posti occupati”.
Marinangeli spiega che hanno un piano di gestione per eventuali richieste di posti aggiuntivi ma questo significa che non è ancora una situazione di normalità.
“ Stiamo gestendo – prosegue – la coda di una seconda ondata che è stata di una gravità quadrupla rispetto alla prima e non possiamo rischiare che una terza ondata si inneschi quando la seconda non si è ancora chiusa”.
Il primario plaude alla ripartenza delle attività commerciali e dei ristoranti ma indica anche la via, sono da frequentare con il massimo senso di responsabilità, ammonisce.
Sulla campagna vaccinale il medico dice che i vaccinati in generale sono ancora pochi per dare una garanzia di protezione totale. Per quel che riguarda i contagi, poi, se prima questi erano legati ad assembramenti, a cene tra amici fuori casa, ora in questa ultima fase si sono visti molti malati appartamenti agli stessi nuclei familiari, quindi massima attenzione richiama lui pure in famiglia continuando ad evitare contatti con persone anziane e fragili.
A Malattie Infettive, conferma il primario Alessandro Grimaldi, ci sono otto pazienti al momento. Per L’Aquila la situazione, evidenzia lui, è stabile tendente alla discesa mentre alcuni focolai hanno fatto risalire la curva a Pescara e Chieti.