A L’Aquila due imprenditori edili sono stati denunciati per truffa dalla squadra mobile della questura. I due, trentenni, uno siciliano e l’altro marsicano, entrambi residenti in provincia di Rieti, avrebbero incassato il denaro per realizzare una casa mai portata a termine.
Due amministratori di un’impresa edile con sede in un paese del reatino sono stati denunciati per truffa a seguito di indagini condotte dalla squadra mobile dell’Aquila. Tutto inizia con la sottoscrizione del contratto per la costruzione ex-novo di una abitazione aquilana: dopo aver incassato la somma richiesta prima di aver ultimato i lavori, adducendo una momentanea difficoltà economica, i due imprenditori edili hanno abbandonato il cantiere rendendosi irreperibili. La vittima della presunta truffa è il proprietario del terreno edificabile, situato in paese nei pressi dell’Aquila. L’uomo, dopo il sisma del 6 aprile 2009, aveva deciso di costruire una nuova abitazione e per farlo si era affidato all’impresa edile di due suoi conoscenti. Secondo l’accusa, al momento della sottoscrizione del primo contratto di appalto – relativo all’edificazione della struttura portante – i due amministratori avrebbero fornito un DURC (Documento Unico di Regolarità Contributiva) scaduto da pochi giorni, assicurando però la regolarità di ogni altro adempimento per l’esercizio dell’attività edilizia e dicendo di essere in attesa della nuova documentazione. Eseguito e saldato il primo lavoro, inizia il secondo intervento ma, a metà dell’opera, tutto si interrompe. Gli imprenditori adducono difficoltà economiche e chiedono un anticipo. Una volta ottenuta la somma, i due fanno perdere le loro tracce. Di qui la denuncia del committente e il deferimento all’autorità giudiziaria.