I sindacati temono esuberi per dieci dipendenti della Hi-Tec, azienda aquilana sul mercato da 25 anni. Sono 42 attualmente quelli in forza.
Dopo un’assemblea col personale, i sindacati hanno chiesto l’attivazione di un tavolo istituzionale per coinvolgere sia la politica del territorio che quella regionale. Così i segretari di Fim, Fiom e Uilm e le Rsu di Fim-Cisl: “Occorre sensibilizzare al tempo stesso le altre aziende del settore affinché ci possano essere le giuste ricadute, di questi importanti carichi di lavoro, sul territorio perchè non si può permettere l’ennesimo fallimento industriale”.
Si tratta della prima procedura di risoluzione del personale in provincia, dopo lo sblocco dei licenziamenti sospesi a causa della pandemia. La vertenza è legata al ricollocamento in sede di tutte le unità: circa 20 lavoratori in forza alla Thales Alenia Space. Tutte persone altamente specializzate.
Questo il quadro prospettato dall’azienda ai sindacati. Dagli anni 2018/2021, a seguito della flessione nel settore, l’azienda ha visto il ricollocamento nella propria sede di tutte le unità in forza alla Thales. Di conseguenza, l’Hi-Tech ha dovuto fare uso di strumenti di sostegno al reddito (contratti di solidarietà nel periodo precedente al Covid e Cigo nel periodo di pandemia) e ci sono stati importanti cambiamenti con l’obiettivo di diversificarsi nel mercato. Per Giampaolo Biondi, segretario Fim CISL, “il territorio non può perdere altri posti di lavoro in un settore in cui ci sono stati tanti investimenti”.