E’ rimasta schiacciata nel ribaltamento di un fuoristrada, su cui stava viaggiando in una zona impervia sul monte Giano insieme ad un 31enne di Antrodoco, Cecilia Marottoli, volontaria aquilana della Croce Rossa di appena 23 anni. Per lei inutili i tentativi di rianimarla.
Intubata e rianimata dal medico del Soccorso alpino e speleologico (Cnsas), arrivato dall’Aquila, Cecilia è deceduta quasi subito per le gravi ferite riportate nel ribaltamento, che l’ha schiacciata. Il ragazzo che era con lei è stato trasferito al ‘San Salvatore’: le sue condizioni, a parte lo choc, non destano preoccupazioni. La tragedia si è verificata in montagna intorno alle 20 di sabato a Rocca di Corno – tra Cascina e Antrodoco – in località Cinno. Nel ribaltarsi su di un lato il fuoristrada ha subìto lo schiacciamento del montante sul lato di guida: una violenta e fatale compressione per la 23enne. I primi ad arrivare in elicottero il personale medico del 118 con i volontari del Soccorso alpino. Dopo poco altro personale medico del distaccamento di Posta oltre ai vigili del fuoco dell’Aquila. Cecilia Marottoli a dicembre si era laureata in biotecnologie ed
era partita per partecipare al programma Erasmus. Oltre ad essere una volontaria della Croce Rossa Cecilia era una giovane attivista anche del sindacato studentesco Udu. La morte della giovane ha suscitato grande commozione e cordoglio in città, in particolare nel mondo dell’università e del volontariato.