Sul recupero del contributo di autonoma sistemazione, il cosiddetto Cas, dato agli aquilani nell’immediato post sisma, e messo in atto dal comune per recuperare le somme, arrivano le prime sentenze del giudice di pace favorevoli ai cittadini.
Secondo il Giudice di Pace, dunque, i cittadini non dovranno restituire le somme richieste. L’Assoservizi, per conto del comune, stava recuperando le somme a circa 600 cittadini, oltre alle seimila già individuate l’anno scorso. L’opposizione in comune, anche in questo caso, non le manda a dire. Sentenze che danno ragione a ciò che loro predicavano da tempo, cioè che non si può chiedere dopo dieci anni la restituzione poiché prescritta. Prescrizione che dunque vale anche per il comune e che tiene conto del giorno in cui le somme sono state erogate e non in quello dell’accertamento. Per questo per l’opposizione si configurerebbe anche un danno erariale per l’amministrazione che non ha recuperato le somme quando doveva e incalzata dalla corte dei conti ha messo in atto questo recupero impossibile, dicono.