Novanta chilometri suddivisi in sei tappe Sulmona a Serramonacesca, lungo la Rete sentieristica ufficiale del Parco nazionale della Maiella che, con molta probabilità, ricalca il percorso utilizzato da Pietro da Morrone per spostarsi da un eremo all’altro. E’ questo, attualmente, il Cammino di Celestino che negli ultimi due anni è stato apprezzato da oltre 2500 camminatori provenienti da tutta Italia.
Per il Parco della Maiella oggi i tempi sono maturi per immaginare la crescita del Cammino, nasce così il progetto del Cammino Grande di Celestino, un tracciato che volgerà il suo sguardo a Collemaggio dell’Aquila, dove Pietro fu incoronato, e al collegamento con la Via Francigena che l’eremita potrebbe aver utilizzato nel 1273 per raggiungere il Concilio di Lione II per chiedere il riconoscimento del suo ordine. Il Cammino vuole giungere fino a Vieste dove Pietro, dimessosi da papa, inseguito dagli uomini di Bonifacio VIII, intendeva imbarcarsi per la Dalmazia.
Nato nel 2018 per iniziativa del Parco della Maiella, il Cammino di Celestino ha lo scopo di raccontare la vicenda del povero Santo eremita attraverso i sentieri della Maiella. Per i viaggiatori è disponibile la Charta Peregrini (o Credenziale del Pellegrino) che può essere timbrata nei Centri informazioni del Parco e che, completata, dà diritto a ricevere la Croce di Celestino, il Testimonium che certifica l’intera percorrenza delle tappe.
Il Progetto del Cammino Grande, che consentirebbe di concentrare su un medesimo itinerario tre riconoscimenti Unesco – il Global Geopark Maiella e i ‘patrimoni culturali immateriali’ Perdonanza Celestiniana e Transumanza – coinvolge altre aree protette, 4 Regioni (Abruzzo, Lazio, Molise e Puglia) e oltre 60 comuni, su circa 570 km di tracciato.