Commercianti contro il Comune, Comune contro vigili urbani e giornalisti pressappochisti. E’ caos sull’ordinanza nota come “anti-suk” .
La disposizione che nel marzo scorso ha disposto “il divieto di esposizione di frutta, erbaggi, legumi, generi alimentari e simili, al di fuori dei locali di vendita, sia sul suolo pubblico che privato o di uso pubblico o aperto al pubblico passaggio” e additata subito come un provvedimento per andare a colpire i venditori egiziani di frutta e ortaggi a basso prezzo in alcune zone nevralgiche per il traffico cittadino, come via della Croce Rossa e la periferia ovest. La vicenda della ‘comunicazione’ fatta ad alcuni titolari di bar, pub e ristoranti da parte dei vigili urbani che avrebbero informato del divieto – alla luce dell’ordinanza di marzo – di somministrare ai tavoli all’aperto sprovvisti di copertura cibi e bevande ha provocato polemiche e PANICO dentro le stanze dell’amministrazione comunale. Creando confusione per il lavoro di quegli esercenti che si preparano ad affrontare l’inizio dell’estate proprio predisponendo tavolini all’aperto. Alla luce dell’ordinanza i vigili urbani hanno cominciato il loro lavoro di verifica di tutti i bar e locali, senza distinzioni tra aquilani ed egiziani, come appunto la norma impone, e come è stato rimarcato dall’assessore al Commercio Alessandro Piccinini all’indomani della sua pubblicazione. Una solerzia che, però, non è piaciuta all’assessore e nemmeno al sindaco Pierluigi Biondi. Che riguardo alla notizia del divieto di somministrazione di cibi e bevande in assenza di coperture esterne (ombrelloni, gazebo, soffitti , dehors) hanno attaccato i vigili urbani che avrebbero dovuto interpellare l’amministrazione, tacciando la stampa che ha diffuso la notizia delle notifiche e delle diffide come pressappochista . In questo caos comunicativo – mentre l’amministrazione resta irraggiungibile e il dirigente della Polizia municipale Tiziano Amorosi si barrica dietro a un “no comment, meglio che parli l’amministrazione” – arriva l’attacco delle opposizioni: “L’ordinanza si è rivelata per Biondi un’arma a doppio taglio”, scrivono i consiglieri di Articolo 1, Democratici Socialisti e L’Aquila Sicurezza Lavoro, per i quali “l’Ordinanza voleva colpire gli egiziani e le loro attività di ortofrutta e non esplicitare controlli diffusi sul rispetto delle regole da parte di tutti i commercianti ed esercenti che somministrano bevande e cibi all’aperto”. Intanto, nel caos, i commercianti restano in attesa di chiarimenti.