Il colonnello Nicola Mirante, comandante provinciale dei Carabinieri dell’Aquila, dopo tre anni lascia il capoluogo per assumere un altro incarico a Roma e traccia un bilancio delle attività e dei risultati raggiunti
Spaccio di stupefacenti e contrasto alle baby gang sono alcune delle cose portate avanti in questi tre anni dal comando provinciale dei Carabinieri dell’Aquila, con un numero di misure cautelari altissimo emesse anche nei confronti dei minori per risolvere le q1uestioni legate alla sicurezza soprattutto nelle zone dei portici di San Bernardino e del terminal di Collemaggio, spesso teatro di risse tra giovanissimi.
Migliaia gli arresti e le denunce che rappresentano solo una parte delle attività svolte, tra cui anche operazioni di vicinanza alle componenti più fragili, codice rosso e truffe agli anziani.
«Il saluto è un momento nel quale devo affermare l’onore di essere stato all’Aquila per tre anni, una provincia che ritengo meravigliosa», ha dichiarato il colonnello Mirante, ringraziando la stampa. «Abbiamo cercato di fare tanto con la voglia di fare qualcosa per il territorio che merita tutto l’impegno e il sacrificio. Tanti problemi abbiamo cercato di risolverli, ma il primo grazie è per la popolazione che ha sempre collaborato con noi e ci ha consentito di fare bene».
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