I Laboratori del Gran Sasso partecipano ad un festival sui videogame con la loro esperienza con l’alieno Zot. Un modo per avvicinare i ragazzi alla fisica e alla scienza
L’istituto nazionale di fisica nucleare partecipa al festival Rome Videogame Lab, alla terza edizione e, in particolare, i laboratori nazionali del Gran Sasso partecipano con l’esperienza del Gran Sasso videogame e la realtà virtuale dell’esperimento Bell II.
Il videogioco è molto carino ed utile anche per avvicinare i ragazzi delle scuole al mondo della fisica e della scienza, è nato infatti con questo obiettivo.
Il protagonista è l’alieno Zot che si ritrova nei laboratori e attraverso una serie di esperimenti deve tornare a casa.
L’idea del videogame è partita da Alba Formicola, una ricercatrice dei Laboratori del Gran Sasso. A spiegare il progetto è un fisico dei laboratori Alessia Giampaoli che è la coordinatrice del gruppo di lavoro ambientazione e contenuti scientifici. Gli ambienti del videogame sono estremamente fedeli alla realtà.
Il videogame è frutto di un progetto finanziato dal Miur e nasce dalla collaborazione tra INFN, agenzia Formicablu e Indire.
In questi giorni sulla piattaforma del festival ci saranno vari appuntamenti dedicati alla scienza, molti workshop e sarà ovviamente tutto on Line.
Nel 2018 il videogioco che era Candidato al Premio PA sostenibile 100 progetti per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030 è stato selezionato tra i quasi trecento progetti pervenuti ed è stato individuato come il più significativo nella categoria: “Capitale Umano ed educazione”.
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