E’ il reperto più identitario di quelli del museo nazionale d’Abruzzo: il Mammut al Forte Spagnolo ancora interessato da lavori di ristrutturazione sarà visitabile, con un’apertura straordinaria, il 30 e 31 ottobre, dalle 10 alle 22.
Un momento unico e atteso in vista del ritorno del Munda al Castello. Le opere del primo lotto sono quasi terminate e entro fine anno, al massimo a gennaio, si vogliono concludere i lavori e si cercherà di trovare un compromesso per consentire la riapertura del museo senza intaccare le altre lavorazioni. I lavori al Forte Spagnolo sono iniziati nel 2012. A fine mese ci sarà un tavolo tecnico tra Soprintendenza e Munda per fare il punto. Il rientro del Munda sarà graduale. Il secondo e terzo stralcio dei lavori sono stati finanziati e si andrà avanti spediti ha detto il segretario regionale dei beni culturali Macrì che ha detto pure che a breve partiranno le gare per Duomo e chiesa di Santa Maria Paganica.
Lo scheletro del Mammut è al Castello dal 1960, risale a un milione e trecentomila anni fa, rinvenuto in una cava di argilla a Scoppito nel 1954. Messo in salvo dal sisma fu esposto per un breve periodo nel 2015. Il restauro del Mammut è stato possibile anche grazie ad una donazione della Guardia di Finanza di 600 mila euro. Anche il 4 dicembre ci sarà una visita straordinaria dedicata alle persone con disabilità organizzato con l’Unione ciechi. Si lavorerà per predisporre altre aperture.
Le giornata di apertura sono state presentate al Munda da Nicola Macrì, segretario regionale dei beni culturali per l’Abruzzo, da Maria Grazia Filetici, direttrice del museo, da Cristina Collettini soprintendente, dal sindaco Pierluigi Biondi e da altri attori interessati. Le prenotazioni saranno aperte dal 25 al 29 ottobre e le visite saranno suddivise in gruppi di 20 persone ogni 20 minuti.