L’Aquila: il Pd all’attacco del sindaco Biondi per gli allestimenti degli eventi

Usano la parola spregiudicatezza gli esponenti del Pd locale nel definire l’atteggiamento del Comune  nell’allestire i palchi per gli eventi aquilani, cantieri dell’Immaginario e Perdonanza

Risorse ingenti, hanno denunciato il segretario Nello Avellani con i consiglieri comunali Stefania Pezzopane e Stefano Palumbo, e palchi messi dinnanzi ai monumenti più importanti per mesi e mesi, vedi San Bernardino. Non si contestano gli eventi, ha detto Stefania Pezzopane, del resto anche i cantieri sono una rassegna che proposi io quando ero assessore, ma denunciamo l’atteggiamento del Comune, che ogni anno si aggrava in relazione della vicenda dei palchi.

“Con l’avvento dell’amministrazione Biondi i cantieri sono cambiati ed è lecito, ma non è lecito immaginare uno spazio politico di una retorica propagandistica della cultura con un impegno di risorse davvero massiccio che non sta rendendo quello che somme del genere dovrebbero rendere. Ci sono delle ombre che stiamo approfondendo, hanno detto. L’argomento sarà oggetto di una commissione garanzia ma anche di una interrogazione da rivolgere al sindaco. Impegno di risorse è salito ma le presenze sono diminuite, ha detto la Pezzopane. Non si tratta più di un evento articolato sul territorio ma si è concentrato unicamente sullo spazio della scalinata di San Bernardino”.

Su questo c’è stato da parte del Pd un accesso agli atti. Nel 2021 e nel 2023 stando alle dichiarazioni dei dirigenti non risultano comunicazioni intercorse tra comune e Soprintendenza in merito al palco. Palco che quindi non era autorizzato, hanno scoperto. Palco che resta per cinque mesi dinanzi a un monumento storico. L’architetto Tarquini risponde che non ci sono comunicazioni. Il Rup ha ritenuto di non aver attivato nessuna interlocuzione con la Soprintendenza, si legge questo nella risposta al Pd.
E non si è registrata neanche alcuna richiesta da parte della Soprintendenza sulla struttura che è di carattere provvisorio.

 

Barbara Orsini: