L’Aquila, inaugurazione anno giudiziario Corte d’Appello

Per il secondo anno consecutivo l’inaugurazione dell’anno giudiziario della Corte d’Appello è via streaming. La relazione della presidente Fabrizia Francabandera si è aperta con un pensiero a Rigopiano nel quinto anniversario ma la presidente ha voluto ricordare che il processo che si occupa dei profili civilistici sta facendo regolamento il suo corso, anche se i tempi sono quelli necessari dall’estrema complessità della ricostruzione dei fatti, dal numero degli imputati, dal gran numero di parti civili.

Mi è accaduto di leggere, ha detto, che il tempo è trascorso inutilmente, voglio invece dire che il Tribunale di Pescara dopo la pausa imposta dal locwdown ci sta mettendo il massimo impegno.  Risultati positivi per lei quello degli 8 tribunali e della Corte d’Appello seppur condizionati della pandemia ma migliori rispetto allo scorso anno. Meglio nel settore civile rispetto al penale con una riduzione in generale dell’arretrato e delle pendenze ma anche l’arretrato del penale non è preoccupante per la Presidente.

C’è una diminuzione dei reati predatori, ha detto nella sua relazione, e ha ringraziato le forze di Polizia in un momento in cui la mancanza di liquidità potrebbe causare fenomeni di usura con un riferimento anche ai tanti fondi del Pnrr e agli appetiti che potrebbero essere connessi. Aumentano i reati di genere, non solo femminicidi ha detto che in Abruzzo sono in diminuzione, ma le violenze, i reati persecutori e i maltrattamenti in famiglia sono aumentati e la cosa grave è che molto spesso le donne non denunciano. Complesso il lavoro degli uffici minorili perché negli adolescenti, ha scritto la presidente, durante la pandemia sono aumentati casi di autolesionismo, disturbi alimentari soprattutto nelle ragazze e anche in persone, dato nuovo, appartenenti a ceti elevati. Di più anche i reati dei minori come violenze sessuali o Revenge porn.

Cenni poi sulla situazione carceraria che ha delle criticità ma la Francabandera ha insistito sul tema della giustizia riparativa e della messa in prova citando il caso virtuoso dell’Ateneo di Teramo con i detenuti che stanno seguendo corsi.  Negli ultimi due anni a livello di risorse umane qualcosa si è mosso con più personale amministrativo mentre il problema si pone soprattutto per i magistrati. La Presidente ha fatto presente che arriveranno 190 funzionari a tempo determinato, 45 in Corte d’Appello.

Sulla faccenda dei piccoli tribunali e degli accorpamenti con contestazioni in atto la Presidente fa presente che il 14 settembre è domani ma loro ad oggi non sanno, perché il Ministero non ha inteso parlare con nessuno, come si ci attrezzerà almeno nei primi tempi per il regolare svolgimento delle attività in quelli oggetto di soppressione. Cenni anche su riforme, prescrizione e sfida della digitalizzazione cosa che si sta realizzando e che ha permesso durante la pandemia di lavorare a pieno regime. Diversi gli interventi, il delegato del Csm Giuseppe Marra, Lorenzo Del Giudice delegato dal Ministro della Giustizia, il procuratore generale della Corte Alessandro Mancini, l’ordine degli avvocati.

INAUGURAZIONE ANNO GIUDIZIARIO. MARSILIO: MISURATE E SAGGE RIFLESSIONI DELLA PRESIDENTE FRANCABANDERA, SPERO IL MINISTRO LA ASCOLTI.

Il Presidente della Giunta regionale d’Abruzzo, Marco Marsilio, collegato da remoto all’inaugurazione dell’anno giudiziario, esprime apprezzamento per le misurate e sagge riflessioni offerte dalla Presidente della Corte di Appello de L’Aquila, d.ssa Fabrizia Francabandera, e si complimenta per i risultati raggiunti nell’attività dagli uffici giudiziari abruzzesi.

In particolare, il passaggio dedicato alle difficoltà e alle incertezze legate alla soppressione dei tribunali di Avezzano, Lanciano, Sulmona e Vasto, espresse con la prudenza e l’equilibrio suggerito dal ruolo e dal contesto, dovrebbero far riflettere il Ministero della Giustizia, finora tetragono nella sua determinazione nell’applicare la prevista soppressione. Mi auguro che le parole espresse in una occasione così solenne, possano finalmente scardinare tanta testardaggine, aprendo la strada all’approvazione in Parlamento dell’emendamento da me sollecitato e sostenuto dai parlamentari abruzzesi (e non solo) di tutti i partiti che prevede la proroga di due anni, utile anche a rivedere la geografia giudiziaria nel suo complesso. Rilevanti anche i passaggi sui nuovi criteri ‘filtro’ per il rinvio a giudizio, per non disperdere più energie a coltivare processi-spettacolo che si risolvono in assoluzioni seriali, ma che comportano un carico di sofferenza e di pene per gli imputati, in favore del criterio del ragionevole pronostico positivo, che permette di concentrare l’azione giudiziaria sui casi di più evidente e certa colpevolezza; e quello sulla necessità di recuperare la credibilità della Magistratura e delle Istituzioni dello Stato presso i cittadini seguendo la strada dell’efficienza, dell’efficacia, dell’imparzialità e della serietà dei comportamenti, invece di alimentare polemiche distruttive tra i diversi Organi dello Stato.

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