L’ostensorio ligneo dell’artista Remo Brindisi, di proprietà del Comune dell’Aquila, realizzato nel 1983 per accogliere la Bolla del Perdono, sarà esposto, a partire da giovedì 23 agosto e fino a domenica 2 settembre, a palazzo dell’Emiciclo, sede del Consiglio Regionale.
“Si tratta di un’iniziativa promossa dal gruppo di azione civica Jemo ‘nnanzi e connessa con il centenario della nascita dell’artista. – ha dichiarato l’assessore alla Cultura Sabrina Di Cosimo – L’ostensorio verrà prelevato da palazzo Fibbioni e condotto dai volontari dell’associazione fino al palazzo dell’Emiciclo, attraverso un simbolico corteo che inizierà alle ore 16. Nella prestigiosa sede istituzionale, recentemente riconsegnata dopo un sapiente restauro, la preziosa opera d’arte verrà accolta dal presidente del Consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio, cui va un sentito ringraziamento per la disponibilità e l’apporto istituzionale ai massimi livelli. Sono stata particolarmente felice – ha proseguito l’assessore – di accogliere la proposta dell’associazione Jemo ‘nnanzi che, nel 2016, si fece promotrice della lodevole iniziativa legata al recupero dell’ostensorio da palazzo Margherita. A seguito di questa operazione, particolarmente complessa a causa dei gravi danni riportati dall’edificio nel sisma del 2009, l’opera è stata restaurata dall’Accademia delle Belle Arti dell’Aquila ed esposta a palazzo Fibbioni, attuale residenza municipale. Il suo valore artistico si unisce a quello simbolico poiché fu realizzata, nel 1983, per ospitare la Bolla del Perdono ed è pertanto profondamente legata alla storia e ai valori della Perdonanza. La sua esposizione al palazzo dell’Emiciclo, in questo periodo sede di importanti mostre, – ha concluso l’assessore Di Cosimo – durante la settimana celestiniana e fino alla rassegna jazz, vuole essere, nel centenario della nascita, un omaggio a Remo Brindisi, artista profondamente legato alla città dell’Aquila, per la quale realizzò, alla fine degli anni Cinquanta, le sculture per la Processione del Venerdì Santo”.