La stagione estiva è alle porte, freddo a parte, e il Comune sta studiando tutte le carte per le autorizzazioni per l’occupazione del suolo pubblico destinato ai commercianti con tavoli all’aperto e i dehors. Ma la notizia è che stanno arrivando già le prime diffide dei residenti che si sono rivolti ad uno studio legale
Per ora è un monito ma si preannuncia già un’estate “calda” per la movida aquilana. Il 21 marzo già c’è stata una prima diffida. Dopo l’incendio alla pizzeria Peperoncino e le difficoltà dei vigili a raggiungere il centro la problematica è riemersa. In questa diffida, una residente, faceva esplicito riferimento alle difficoltà per i mezzi di soccorso di raggiungere il centro: oltre a rumori e musica viene denunciata anche la presenza del genitore novantenne a casa che ha bisogno di una strada libera se dovesse intervenire un’ambulanza viste le precarie condizioni di salute. Nella diffida si fa riferimento alla larghezza della strada che non permetterebbe il transito di un mezzo di soccorso con l’installazione di tavoli. Insomma la presenza di tavoli e dehors secondo i legali Fausto Corti e Claudia Aloisio non devono arrecare pregiudizio alle persone.
La battaglia tra residenti e movida all’Aquila va avanti da tempo. Diventa sempre più difficile contemperare le esigenze di chi vive il centro e dei giovani e dei gestori dei locali, anche loro che hanno il diritto di lavorare. Spetta al comune dunque trovare una soluzione che accontenti tutti.