La Gran Sasso Acqua presenta il piano strategico per il monitoraggio della qualità dell’acqua che parla digitale.
Grazie ad un accordo con la Spee, azienda aquilana leader in questo settore, in tempo reale si avranno i dati 24 ore su 24 ma anche gli alert per prevenire qualsiasi tipo di problema. In questo modo anche in caso di incidente si potrà reagire tempestivamente con strategie immediate di mitigazione dei danni. Il progetto è finanziato dall’azienda ma molte risorse potranno arrivare anche con il Pnrr che destina fondi anche ai processi di digitalizzazione.
La Gran Sasso Acqua ha acquistato un gascromatografo che consente al gestore di fornire analisi in continuo aggiornamento su composti organici volatili. Successivamente ha installato tre sonde multi parametriche alla sorgente nonché è stata montata una seconda stazione di monitoraggio, una per ogni candela, che in caso di rottura di una delle due può sostituire l’altra lavorando in modo alternato. La criticità del sistema idrico del Gran Sasso è legata alla convivenza di tre infrastrutture, la captazione idrica delle sorgenti a scopo idropotabile, la galleria del traforo del Gran Sasso e i laboratori dell’istituto nazionale di fisica nucleare. La Spee attraverso un collegamento centralizzato sicuro e sempre attivo ha visibilità delle aree critiche in cui sono installate telecamere e sensori. Gestisce tutte le segnalazioni, gli allarmi e i preallarmi.