L’Aquila, l’appello di Biondi: “Governo intervenga per adeguamento prezzi della ricostruzione privata”

“Il governo deve intervenire urgentemente per rivedere e comparare i costi della ricostruzione privata post sisma 2009 agli attuali valori del mercato edilizio, pesantemente influenzati dall’aumento di materie prime e manodopera oltre che dal caro energia. L’auspicio è venga sbloccata un’impasse che rischia di trascinare con sé il completamento dei processi di rinascita in atto”. A lanciare l’appello è il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi

“È in via di predisposizione il decreto per l’adeguamento dei prezzi ma dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri ho avuto fondata notizia che la Ragioneria dello Stato ha chiesto di fornire delle integrazioni, in merito alla durata temporale, che ritengo debba essere rimessa a una valutazione tecnica da parte dei due Uffici speciali, e alla relativa copertura finanziaria”, spiega Biondi. “Si tratta di elementi facilmente verificabili. In merito alle risorse necessarie la capienza è assicurata dai residui derivanti dalla legge 190 del 2014 e dai nuovi stanziamenti contenuti nella legge finanziaria 2021, che stanzia 2,8 miliardi per il rifinanziamento della ricostruzione. Sulla quantificazione, poi, è sufficiente verificare quante sono le Sp1 approvate per il Comune dell’Aquila mentre per i centri del cratere si può ottenere da una verifica dei piani di ricostruzione ratificati. Ho già contattato il titolare dell’Usra affinché, d’intesa con il collega dell’Usrc e della Struttura di missione, venga predisposta la documentazione necessaria per fornire riscontro alle eccezioni sollevate”.

“Una problematica – ricorda il primo cittadino – sollevata già dai primi di maggio, in una lettera indirizzata ai vertici dell’esecutivo nazionale, con cui ho chiesto un apposito Dpcm in grado di calmierare le spese per i cantieri per le abitazioni private danneggiate dal terremoto di tredici anni fa, in linea con l’analoga ordinanza già adottata per il sisma del Centro Italia da parte del commissario Legnini”.

“Istanza rimasta nel cassetto e su cui oggi si continua a voler temporeggiare, magari con l’intenzione di lasciare il testimone al governo che gli italiani sceglieranno con le elezioni del 25 settembre senza considerare che il tempo non è una variabile indipendente quando si parla di un percorso complesso come quello che stanno affrontando la città dell’Aquila e il cratere 2009. Ogni singolo giorno perso è un pezzo di futuro sottratto a questa terra, con centinaia di famiglie che potrebbero  veder slittare in avanti il rientro a casa e moltissime aziende che rischiano di dover fare i conti con una crisi, amplificata dalle difficoltà generate prima dalla pandemia e poi dal conflitto bellico in Ucraina, che in alcuni casi può essere irreversibile”, conclude il sindaco Biondi.