Eppur si muove: per il cinema Massimo, storica sala del centro storico dell’Aquila, passi in avanti importanti in direzione del recupero
Il Comune ha affidato la verifica del progetto definitivo dei lavori del secondo lotto, mentre il primo lotto (la messa in sicurezza) si è già chiuso da anni, nel 2018. Nel corso del tempo ci sono stati vari problemi e rallentamenti. La situazione si è sbloccata nel 2023, con l’affidamento della progettazione per il recupero dell’edificio. La storia del cinema Massimo è una delle tante, lunghe e complesse, degli anni post sisma.
L’edificio, dopo il terremoto, è stato oggetto esclusivamente di lavori di consolidamento (il primo lotto) volti alla messa in sicurezza dal momento che dà su corso Federico II ed è anche a ridosso di alcune abitazioni. Le risorse per il recupero del Cinema sono fondi Cipe, oltre 4 milioni di euro. Nel 2022, progettazione a parte, fu richiesto di eseguire nuove indagini strutturali e si dovette risolvere il problema dello sversamento di liquami nel locale attiguo di via S. Agostino.
La Soprintendenza, poi, ha chiesto anche delle integrazioni con un sopralluogo congiunto che risale all’anno scorso. La conferenza dei servizi ha detto sì, ma il progetto definitivo consegnato ha un quadro economico superiore alle somme di cui l’amministrazione dispone. In attesa di nuove risorse, si è avviato l’iter per il consolidamento e il recupero dello stabile acquisendo intanto un progetto definitivo del primo stralcio dove sono previste le opere strutturali, le opere edili (in parte) e le opere impiantistiche (solo quelle strettamente connesse con le opere edili e strutturali. Ora una ditta di Roma avrà il compito di verificare il progetto di cui il Comune è stazione appaltante.
Il cinema Massimo, nel cuore della città, è un altro spazio culturale che fa male vedere ancora chiuso, un luogo simbolo per generazioni e generazioni di aquilani. Un cinema raccolto, ben diverso dalle moderne multisale. Lo spazio sarà ancora adibito a cinema, ma dovrà tener conto di alcune prescrizioni: non più un’unica sala, ma quattro. La sala storica da circa 350 posti verrà ristrutturata, altre due da 72 posti ciascuna saranno destinate alle proiezioni cinematografiche. Una da 64 posti verrà invece utilizzata per rappresentazioni teatrali e altri tipi di spettacoli.