In città è acceso il dibattito dopo i locali sanzionati dalla Polizia. Parla il Questore Gennaro Capoluongo che è sempre per il dialogo: nessuna censura, solo rispetto delle regole, dice.
Il tema delle sanzioni amministrative e della chiusura momentanea per alcuni locali cittadini da parte della Polizia di Stato nei giorni scorsi ha riacceso un po’ i riflettori in città sull’argomento dopo gli episodi in piazza Regina Margherita dove hanno agito degli agenti in borghese con il bilancio di 3 locali sanzionati e la sospensione dell’attività per 5 giorni e dove alcuni cittadini avevano segnalato la presenza di troppi giovani.
Il discorso è molto complesso ed è difficile liquidarlo con poco. Ci sono da una parte i gestori, fiaccati evidentemente dalla situazione, ci sono i comportamenti individuali degli avventori, c’è il rispetto delle regole che ovviamente le forze dell’ordine sono tenute a controllare.
Il Questore Gennaro Capoluongo, nel mezzo, prova a cercare un punto di equilibrio. Non vogliamo essere dei censori, afferma, vogliamo piuttosto aiutare e consigliare ma laddove non ci sia il rispetto delle regole è nostro dovere intervenire.
In tutta questa situazione però c’è il punto di vista dei gestori. Alcuni hanno già annunciato di voler far ricorso e per i legali non ci sarebbe il presupposto per la sanzione e per la sospensione dell’attività.