Il Ponte Raiale per la popolosa frazione di Paganica è un buco nero oggi. Chiuso da agosto 2018, demolito ad ottobre 2021, è una voragine nonostante la conclusione dei lavori doveva esserci lo scorso 9 gennaio.
Un’infrastruttura essenziale per una più snella viabilità, è evidente che non ci sono ancora neanche le fondamenta e il recupero e la restituzione dell’opera sono ben lontani dai 90 giorni stabiliti. La denuncia arriva dal circolo Pd di Paganica e frazioni e dal segretario Deborah Palmerini. Non è l’unico cantiere sospeso nella zona est. La restituzione del ponte, lungo davvero dieci passi dalla statale 17 a via Cesare Battisti, era stata data per imminente. Invece è passato un anno dalla determina per l’affidamento dei lavori di ripristino e la conseguente gara.
Le frazioni chiedono maggiore attenzione ed è un dibattito che molto spesso si riaccende perché le problematiche sono tante. Paganica del resto è una frazione molto importante e anche frequentata perché oltre ai residenti e a chi ci lavora, ospita il Santuario della Madonna d’Appari, meta di molti turisti. La stoccata al sindaco Pierluigi Biondi c’è e il circolo ironizza dicendo che sperano di non dover attendere le elezioni per vedere l’opera fatta. E un accenno anche al Pnrr che prevede tanti interventi anche per le frazioni ed elaborato dal Governo Draghi, al quale il partito del sindaco è opposizione, ricordano.
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