La situazione della scuola Gianni Di Genova, a L’Aquila, dove le prime non si riformeranno per mancanza di spazi: per la Cgil è mancata la concertazione
Alcuni genitori si sono già visti respingere le richieste di iscrizione dei propri figli. Un campanello di allarme che, per il sindacato, potrebbe portare alla fine di una prestigiosa scuola primaria di quartiere. Secondo il sindacato sono tante le responsabilità, alla luce di una problematica più generale che riguarda la mancata ricostruzione delle scuole all’Aquila.
La segretaria Flc Cgil Miriam Anna Del Biondo ha reso noto che la dirigenza aveva ipotizzato lo spostamento in altra sede, ma poi si è preferito non accettare le domande. La situazione invece andava gestita per tempo e con la collaborazione di tutti.
“È la fine di una scuola primaria che ha una lunga storia e che, purtroppo, subisce l’incapacità di mettere in campo strategie per risolvere
i problemi della città e delle sue scuole. Se la mancanza di spazi è reale, per le due classi prime che si si poteva immaginare una concertazione
tra la scuola e il Comune dell’Aquila. Non si sarebbe dovuto arrivare a questo punto”.