Sale a 9 il numero di arresti nell’ambito della operazione anti droga della polizia denominata “Magnetic Box” scattata all’Aquila il 26 ottobre scorso che ha portato a sgominare una banda di kossovari dedita allo spaccio di grossi quantitativi di cocaina nella piazza aquilana.
Ai sette arrestati se ne aggiungono altri due al termine di intense ricerche degli investigatori. Ieri la squadra mobile dell’Aquila ha notificato l’ordinanza di misura cautelare nei confronti del 37enne cittadino kosovaro, ritenuto il capo dell’associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti. L’uomo, unitamente ad altri quattro destinatari di misura cautelare, si era reso irreperibile sin dal 26 ottobre scorso perché fuggito nel suo paese.
Attraverso un attento monitoraggio dei voli in ingresso in Italia dagli aeroporti di Tirana “Madre Teresa” (Albania) e da quello di Pristina “Adem Jashari” (Kosovo), gli investigatori hanno accertato che il rientro del 37enne era previsto per il 2 novembre: ad attenderlo all’uscita passeggeri dell’aeroporto di Ciampino (Roma), in quest’occasione non c’erano però amici o familiari, ma il personale della Squadra Mobile aquilana che unitamente ai poliziotti della Polizia di Frontiera, hanno arrestato l’uomo associandolo al carcere romano di Regina Coeli.
Nei giorni scorsi, inoltre, è stato rintracciato e sottoposto agli arresti domiciliari anche un 21enne albanese, individuato in questo capoluogo dagli investigatori della Sezione Antidroga, anch’esso colpito da misura ristrettiva emessa dal G.I.P. del Tribunale dell’Aquila. Sono complessivamente 12 gli indagati della inchiesta coordinata della Direzione distrettuale antimafia e della Procura della Repubblica di L’Aquila.