Il centro dell’Aquila oggi è un po’ triste. Mancano le colorate bancarelle che da più di 70 anni hanno caratterizzato le vie del centro storico ogni 5 gennaio per l’amata e tanto cara agli aquilani Fiera dell’Epifania.
Si era sperato sino all’ultimo di poterla fare e le domande giunte da ogni parte d’Italia erano state più di 400. Ma il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica ha detto no, troppi i contagi degli ultimi tempi. Una rinuncia con rammarico ma la sicurezza prima di tutto secondo il Comune che comunque aveva predisposto un piano con meno banchi circa 300, mascherine e distanza.
Una fiera che neanche il sisma del 2009 aveva fermato, ci è riuscita la pandemia per due edizioni di seguito. Gli ambulanti oggi sono al loro posto nel mercato giornaliero di Piazza d’Armi, tra i banchi anche Alberto Capretti, presidente di Fiva Confcommercio, organizzatore dell’evento con il Comune. Dicembre è stato comunque un mese disastroso anche per il mercato, la gente ha paura e compra molto on Line. La perdita per gli ambulanti è ingente. Due anni di crisi vera.
La fiera chiudeva le festività. Era l’appuntamento più atteso. Si riversavano in città moltissime persone provenienti anche da fuori. La piadina romagnola, le stranezze all’ultimo grido per la casa, aprendo i social oggi in molti postato foto delle vecchie edizioni. Sperando nel prossimo anno.